martedì 9 febbraio 2010

VENEZIA. CANNAREGIO. TAVERNA DEL CAMPIELLO DEL REMER












Il Campiello del Remer è uno dei belli e dei segreti della città, una piazzetta affacciata sulla luminosità del Canal Grande, di fronte a Rialto, alla quale arrivi solo abbandonando quella che a Venezia si chiama l’onda, ovvero la corrente dei fitti passi che scorrono per la salizada San Polo, a un certo punto infilandoti in una calletta laterale, di quelle che non sai se ti porteranno in un labirinto infinito di altre calli, o si concluderanno in un campiello chiuso, o ti butteranno in un canale.

Segreto dicevo, ma oggi non più tanto, e il primo a farne le spese è stato uno dei miei leoncini preferiti, che un qualche deficiente disgraziatamente dotato di mani ha accecato con la vernice blu; infatti da un qualche tempo, non molto, con quel tanto di novità che basta ad averne fatto un ritrovo amato dai veneziani che vanno e prendere lì un ombra e un cicchetto, lì ha aperto un locale.

Ci siamo così andati per un aperitivo con i Daini, ovvero con Cucurbita e Massimo, che alla mia proposta di andarci una volta a mangiare mi hanno guardato con sorpresa e quella venatura di commiserazione che si riserva alle stupidaggini del foresto; per loro non c’è dubbio che è un posto da bancone.

Allora faccio un inciso: molti locali veneziani – bella usanza – offrono uno spuntino al bancone – quella che si chiama un'ombra, ovvero un bicchiere di vino, e un cicchetto, ovvero un paninetto, una scheggia di polenta con il baccalà, mezzo uovo sodo ecc. - e insieme hanno dei tavoli dove ci si può sedere a mangiare qualche piatto più complesso. Alcuni di questi locali sono conosciuti per avere un banco gradevole e tavoli da evitare, e a questa sapienza si dedicano i veneziani, destreggiandosi entro la vasta offerta della città.

Io in questa occasione non ho assaggiato nulla, ma solo sbirciato intorno: il campo è bellissimo, ombroso e insieme luminoso; niente tavoli all’esterno, neppure nella bella stagione, solo due appena fuori dalla porta. L’interno accoglie e fa subito venir voglia di starci, con appena qualche venatura leziosa. I vassoi del cosiddetto buffet a gogo, l’offerta del mezzogiorno per 20 euro, con un quarto di vino, verdure, affettati, piatti freddi e primi caldi, non facevano una brutta figura.

Taverna del Campiello Remer
Campiello del remer
Cell.349 3365168

6 commenti:

terr ha detto...

Anche io adoro questo posto!
Bello che tu sia venuta nella mia città...hai postato foto bellissime!
se ricapiti fai un fischio!
:) magari si prende un apertivo proprio qui!:)

artemisia comina ha detto...

certo che si può, con piacere, abbiamo una casa a venezia ;)

PS: mica è un caso che ci siano tanti post su quella città :DDD

MarinaV ha detto...

Bella questa taverna, mi piace molto il pozzo pieno di bottiglie.
Mi offro volontaria, qualcuno dovrà pur tener compagnia a Nunchesto con il bicchiere pieno? :) Hic!

elisabetta ha detto...

Hai infilato tre tra i miei posti preferiti...
il Remer l'ho provato più volte, nelle diverse versioni. Non si mangia affatto male, e poi, il campiello è talmente bello, specialmente d'estate di sera, con le candele accese intorno al pozzo... anche solo bere uno spriz seduti per terra, in riva...

artemisia comina ha detto...

marina, una volta insieme a venezia si può proprio fare...e verrà certamente anche il famoso gatto olandese :))

artemisia comina ha detto...

elisabetta, allora seguirò la prima ispirazione e andrò a mangiarci :))

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