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Hama si trova in quel punto propizio di un viaggio in Siria, tra Krack dei Cavalieri e svolta verso il deserto che conduce a Palmira, tale da invitare alla sosta e al sonno. E difatti, vi arriviamo di sera, facciamo una rapida corsa a vedere le gigantesche norie oramai immobile monumento di se stesse, che una volta tiravano su acqua dal fiume e oggi sono tutto ciò che si fotografa di Hama, diamo un'occhiata alla locale passeggiata che costeggia le acque e ci infiliamo in hotel.
Arrivando a Hama abbiamo costeggiato, ma neppure nominato Homs, la vecchia Emesa dei Severi, di Eliogabalo, delle tante Giulie; quella resa indimenticabile dalla splendida prosa di Artaud, rivolo di bollente lava, che parla del grande tempio del Sole che vi fu una volta e di cui oggi non resta più niente, centro di quella religione orientale che turbò Roma.
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