giovedì 7 gennaio 2010
SIRIA. GERASA. JERASH. IL FORNO.
Dentro il forno a bocca aperta, accanto a una fiammeggiante fiamma splendevano ciottoli rotondi, caldo e levigato letto per pani larghi, bassi e tondi, squisitissimi, che il fornaio andava modellando con rapidi gesti aerei, come gonna di derviscio. Accanto ai pani un vassoio di grandi melanzane viola cui la fiamma avrebbe dato quel vago sentore affumicato indispensabile a ogni melanzana che poi diverrà crema da unire a tahine, o yogurt. Tutto avveniva in pace santa e con eleganti gesti antichi, in salvo da qualsiasi norma cee.
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13 commenti:
È per salvaguardare proprio questo tipo di preparazioni che si dovrebbe rifiutare l'adesione all'UE... Loro sono ancora in tempo!
Che profumo quel pane! Vien fuori dallo schermo!
che bellezza quel pane ripiegato come un cuscino... e le melanzane...!
adoro i tuoi reportages, grazie per condividere con tutti queste suggestioni,
baci
ma che meraviglia... fa venire voglia di andarci!!!! Belle foto e quel pane... è semplicemente meravigliso!!!
come ci vedo bene un po' di hummus su quel pane!!!!!!!!!!
bellissimo vedere queste preparazioni!!! grande sequenza di immagini!
questi resoconti della Turchia mi affascinano!
grazie
Il viso del panettiere.
la storia che la sua faccia racconta, la tenerezza di una memoria antica, la condanna di fare il pane nella variante di un pubblico spettatore,
i suoi occhi larghi e profondi come un pozzo, come simbolo su di un vaso miceneo,
la sua sembianza etrusca è commovente, il volto di questo ragazzo mi commuove, mi fa pensare ad un'essenza che attraversa corpi e storia e che all'infinito si ripete cercando l'espansione dentro una costrizione
cipollina, quel pane ho avuto la fortuna di addentarlo: non la finivo più. magnifico aroma di sasso abbrustolito.
marina, che gli dobbiamo fare a quei rompi della UE??
grazia, cuscino, trapunta, è proprio quello che mi ha sedotto di quel gesto confidenziale.
colombina, spero alla fine di dare un'idea del come e perchè andare in Siria :)
maia, quanto all'hummus, non mancava MAI. ottimo, e servito in una certa particolare foggia che mostrerò.
terry, veder fare il pane è affascinante; quando mi riesce, mi metto lì e fotografo tutti i gesti.
pap, il segreto del pane rivelato, e occhi scuri come una foresta antica, piena di dei e di tracce (ancora).
una foresta a noi così prossima.
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