giovedì 10 dicembre 2009

LAZIO. VAL DI COMINO. ANTICA PASTICCERIA DI TULLIO. TORRONI.










Di Mentuccia Fibrena

Sulla tavola natalizia non mancavano mai i torroncini di Di Tullio, la pasticceria che ricordava l’epoca borbonica della Valle e la non dimenticata frequentazione di dolci napoletani, tra i quali gli amati mostaccioli, che però preferisco con la nostra ricetta piuttosto che con quella della pasticceria, molto più dolce.

I torroncini venivano declinati in un’ampia varietà che non ci si stancava di assaggiare, scartando e lisciando le belle carte frangiate piegate all’antica con i risvolti, indecisi fino allo spasimo su quale preferire: la pasta reale al caffé, oppure quella bianca ricoperta di zucchero fondente, ma anche quella che invece aveva il guscio di cioccolato amaro, o il croccante di mandorle rivestito di schegge pure di cioccolato, ma poi c’era l’altro croccante con la veste di zucchero caramellato, che si affiancava al croccante con un mantello di liscio cioccolato, o la pasta reale alla nocciola avviluppata ancora nel cioccolato, ma questa volta extra fondente.

Per i nostalgici e per me, i torroncini sono ancora lì.

La foto, di Artemisia, è dedicata alla sua pasta preferita, un Sospiro di pan di spagna tagliato a metà, inumidito di sciroppo, farcito di marmellata di albicocche e ricoperto di zucchero fondente.

Antica Pasticceria Di Tullio

Alvito (Frosinone)

2 commenti:

papavero di campo ha detto...

il sospiro cara artemisia è una sisa! di monaca d'amazzone che stiamo a indaga', valcomino o catania o guardiagrele fa lo stesso! dolce antropomorfico cannibalico e ti credo sulla parola, squisito:-)

artemisia comina ha detto...

ecco, questi senucci qua mi piacerebbe saperli rifare. mi sa che ricordo male, ci deve essere la crema, non la marmellata...

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...