lunedì 7 dicembre 2009

LAZIO. VALLE DI COMINO. LA BROCCA DELL’ACETO.







Uno dei più vecchi cocci di casa. Riaccolto in cucina e messo a riposo su un armadio, dove è tornato a rilucere con la grazia dei suoi smalti, dopo un assai lungo esilio nell’oscurità ragnata della cantina, dove se ne è stato per anni a porgere il suo becco sbeccato alla botticella del temibile aceto, che con la sua corrosiva goccia perpetua scavava ritmico nella pietra del pavimento.

8 commenti:

Barbara ha detto...

Chissa' come e' contento di essere stato riaccolto in cucina, lo capisco, la stessa sensazione che provo quando ritorno qui, a Venezia, a casa.

frenci ha detto...

una mia passione infantile, comune alla maggior parte dei bambini, era rovistare nella penombra della soffitta e anche della cantina della casa di mia nonna, saltava fuori tutto quanto era stato riposto e dimenticato (o nascosto e poi comunque dimenticato) negli anni... penso che in val di comino potrei sentirmi ancora una piccola esploratrice... ciao artemisia, a presto

a.o. ha detto...

in aiuola le brocche scarseggiano... grave pecca.

artemisia comina ha detto...

le cantine, i bauli, i cassetti dimenticati, le tracce, le sovrapposizioni di cui si vedono gli interstizi, tutto ciò è necessario alla vita.

per non parlare delle brocche.

papavero di campo ha detto...

'sta brocca che c'ha i suoi annetti è bella e cara nel suo naive, sai dove starebbe bene? e ci farebbe la sua figura, in un catalogo di antica ceramica popolare, che presi a vasto due estate fa e che -pigrona che non son altro!, ancor non postai, ma lo farò e vedrai/vedrete che meravigliosi boccali e truffoli e trimmoni e capuane e capasoni e borracce e quartare e vucale!! forte no? caso mai li propongo quali nomi Ursini!
val comino scrigno di gioie!e fortunati valligiani:-))

papavero di campo ha detto...

in onor di codesta brocca aggiungo:

" D'Amor d'Ascoli Bacco innamorato

Si beve al brindisi tra il dolce e la frutta
i lauti pranzi finendo in bellezza.
Attente donne, chè la sua dolcezza
Entra pian piano senza alcun rumore... "

(dalla lunetta di una vecchia botte del sig. Francesco Bonelli)

beh direi che in Accademia, in particolare la dedica, vada a Nunc est bibendum,
con omaggi papaverini:-)

papavero di campo ha detto...

sia chiaro non pensavo all'aceto ma brocca da vino:-)

artemisia comina ha detto...

il Nunche ringrazia e brinda!

PS: magnifici quei nomi, proprio da Orsi.

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