lunedì 29 giugno 2009
LAZIO. VALLE DI COMINO. SILENE.
Nel giardino non manca la silene, una vecchia amica di ogni bambino, che non potrà non aver provato interesse per quel campanello dalle guance gonfie, quella borsetta con lo smerlo.
Apprendendo poi che in cucina è una delle erbe spontanee preferite: si mangiano i germogli da cogliere prima che induriscano, ottimi nei risotti, nelle torte salate, nelle frittate, nei ravioli, nell’insalata e in una zone delle Marche ci fanno uno strudel per il giorno dell’Ascensione.
Tanti i suoi nomi, che parlano di campagna e di mani che colgono e raccolgono. Bubbolini, strigoli, silene rigonfia, erba del cucco, schioppetti, spizzoli, stridi, cavoli della comare, sonaglini.
Si dice che il nome derivi da Sileno, compagno di Bacco, dal ventre rigonfio come il calice della pianta.
Informazioni sul genere silene in funghiitaliani.it e in fungoceva.it
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
li facevo scoppiare contro il dorso della mano!... cioc!!
li cercavo con grande attenzione nei prati per fare questo gioco :-)
non a caso si chiamano anche schioppetti!
Posta un commento