lunedì 7 luglio 2008

LAZIO. VALLE DI COMINO. IL GIARDINO DI LUGLIO. A CAPOFITTO NELL’ERBA 1.













In una settimana l’erba è cresciuta ancora; il passo si avviluppa negli steli, ai fiori selvatici si mescola qualche sopravvissuta malvarosa, i frutti delle palme cadono al suolo, l’operoso, domestico ragno si attesta sulla vite americana che circonda la casa e chiude le persiane, il glicine cala la sua fitta cortina sulla porta del giardino, la mentuccia prospera e sprigiona acuti aromi quando la si calpesta, il bosso è fitto come la barba del profeta, le erbe non tagliate si riempiono di semi.

Papavero aveva detto:

antica casa
forziere di ricordi
germogli d'ora

1 commento:

papavero di campo ha detto...

il bosso folto la dice lunga sugli anni della casa -una pianta che cresce lentissima

che bello il sauvage-lascia che sia

luoghi introvabili impagabili

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