mercoledì 31 ottobre 2007

ABRUZZO. L'EDITORE POLLA.






da Mentuccia Fibrena.

La Valle di Comino, alla quale così tanti post sono stati dedicati che vi basterà digitarne il nome in "cerca" per essere alluvionati di notizie su questa altrimenti ignota parte del mondo, ha confidenze e prossimità con l’Abruzzo, che vi si affaccia con il versante laziale del suo parco e si raggiunge in breve tramite il passo di Forca d’Acero.

Quest’estate Nunchesto ed Artemisia, miei ospiti, hanno visitato Campo Imperatore, Rocca Calascio, Castel del Monte, Castelli, Santo Stefano Sessanio.

Io conosco meglio Opi, Villetta Barrea, Barrea, Pescasseroli, Scanno, Pescocostanzo, tutte mete di gite infantili prossime a Forca D'Acero, dove ricordo tanti pic nic di massima scomodità e suggestione.

A Barrea, quando ancora il centro storico era sbarrato e le case pericolanti per il terremoto, subito prima dello sbarramento c’era una cartoleria con un gentile vecchio signore che vendeva interessantissimi ed eleganti libretti, di cui faci man bassa. Quando ci sono tornata di recente la figlia snaturata vendeva orsetti di peluche azzurro e libri fantasy.

Tuttavia i libretti si trovano su San Web, sul sito di Polla Editore.

I più interessanti, grondanti linguaggi e paesaggi e fisime e sogni dell'Europa che fu e che si sta dissolvendo sotto i nostri occhi, sono i diari di viaggio: ho quello del baronetto inglese e archeologo Richard Colt Hoare a caccia di epigrafi romane, quello dello svizzero Carlo Ulisse de Salis Marschlins animato da verve pedagogica nei confronti di tali selvagge contrade, entrambi attratti dal disgraziatamente scomparso lago del Fucino, dai suoi misteriosi inghiottitoi, dalle follie di Claudio imperatore e architetto, quello di Gregorovius.

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