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Abbiamo scoperto che la Val di Comino è ricca di tartufo nero di buona qualità, soprattutto nel versante laziale del Parco nazionale d’Abruzzo, in particolare a Campoli. Ma come avviene per altri prodotti della zona, non c’è alcuna tutela del rapporto territorio-prodotto, ed insieme nessuna difesa della qualità, potenzialmente alta. Piuttosto, pare che questo tartufo venga esportato e venduto in altri territori, capaci di promuovere identità e marchio. In particolare a Norcia. Ne abbiamo parlato con un oste non a caso foresto: il trevigiano chef e proprietario del Ratafià di Isola del Liri. Quanto all’assaggiarlo e apprezzarlo, lo abbiamo mangiato dalla signora Maria delle Onde del Fibreno.
Percorrendo la strada che da Sora va a Pescasseroli, subito dopo il bivio per Campoli c’è Sulpizio, un’azienda che vende tartufi sia freschi che conservati, e tutta una serie di prodotti che del tartufo fanno uso.
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