Lasciata una Padova nebbiosa, siamo arrivati in una Venezia nebbiosa.
Fascino della nebbia per chi vive le inesorabili luminosità di Roma.
La prima visita è stata all'ingrugnato leoncino della Corte del Remer.
Poi alle folli pecore di Corte del Milion, dove si favoleggia furono le case dei Polo.
I passi andavano rapidamente verso le fritole di Rizzardini; ma l'occhio indugia sempre sulla veste colorata del campanile di San Crisogono, ogni volta che ci si passa accanto.
Facendo un giro un po' largo e deviante, come spesso a Venezia, passiamo dalle parti di Santa Maria Formosa, per vedere se LE TESTIERE è aperto. Chissà, forse c'è posto per questa sera. Naturalmente, no. Apprezzabile e consigliabile, Le Testiere. Piccolissimo e rinomato, è senza speranza per i non prenotati. Ricordo di linguine condite con un lieve sugo di codine di rospo lunghe quattro o cinque centimetri.
RIZZARDINI, meta di chi è rapito dalle frittelle veneziane, ovvero le fritole. Meglio quelle "sensa gnente", le tradizionali. Ma non mancano quelle con lo zabaione, la crema, la panna.
Dov'è Rizzardini?
Da Rialto a San Polo, drio l'onda. Ovvero, seguire la gente che va. Poco prima di Campo San Polo, a sinistra, piccola bottega vecchio stile, bancone e vetrine anni venti.
Proprio di fronte al fioraio dove compera i fiori per la moglie il commissario Brunetti, eroe dei gialli di Donna Leon, pseudonimo dell'autrice caustica che si guarda bene dal farli tradurre in Italiano, viste le pungenti critiche alla nostra cultura.
Indirizzi a Venezia. L'amico che viene per la prima volta chiede di sapere il numero civico. Non capisce perchè tergiversi. Non lo fa meditare il fatto che sia a quattro cifre. Nemmeno che il nome della calle, del sottoportego, si ritrovi dovunque in città, in un gioco di ripetuti echi: fuser, malvasia, pistor.. vecchi mestieri e botteghe hanno lasciato la traccia, l'aroma. Per fortuna al riparo dal funebre uso di segnare i luoghi con le retorica dei morti da celebrare. Venezia non sfuggì alla sola via Garibaldi, per il resto è salva.
La mente costruisce e ricostruisce mappe: spalle a Madonna dell'Orto, a destra, di fronte al palazzo del cammello..Campo Santa Giustina, la casa sopra al fruttivendolo..Campo Bandiera e Moro, a destra della Residenza, giù per la calle, poi vengo a prenderti..
San Marco.
Con la sua veste di pietra che non finiremo mai di esplorare.
A Campo San Luca, una sorpresa. Il vecchio Rosa Salva è diventato ZANIN.
Attraente, molto.
Entriamo subito.
Nonostante ci sia una parata di sofisticati piccoli dolci, chiediamo ancora una fritola, questa volta con lo zabaione. La palma delle fritole va ancora a Rizzardini; la prossima volta proveremo qualcuna di queste accattivanti cosette colorate.
Con Zanin la tecnica è arrivata a Venezia, da sempre piena di pasticcerie e forni, che trovi a ogni giro di calle. Andrea ha vinto il premio del pasticcere 2006 dell'Accademia dei pasticceri italiani, e ha fatto esperienza - si vede - in Francia.
Fa piacere veder convivere Zanin e Rizzardini. Al quale non a caso va la palma della fritola, dopo due o tre secoli di tradizione; quanto ai dolcetti di Zanin, ci inchiniamo alla bellezza e li pregustiamo.
Pasticceria RIZZARDINI
S. Polo 1415- Campiello dei meloni
Tel. 041-5223835
fermata S. Silvestro linea 1
Caffè pasticceria ANDREA ZANIN
Campo S. Luca
Osteria LE TESTIERE
Calle del Mondo Novo, che congiunge Santa Maria Formosa con campo della Guerra. Venendo da Santa Maria Formosa, si trova sulla sinistra subito dopo il ponte.
Castello 5807
Tel. 041 5227220
Fermata Rialto linee 1 - 52
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