Tutto iniziò con il fatto che Amedeo, imbronciato, mi disse di aver aperto una bottiglia di vino bianco e non ne era per niente contento. Oibò io risposi, dammela che qualche cosa ci faccio. Pensa e ripensa mi venne in mente che una volta, dopo lettura di un classico francese, avevo condito un'insalata di patate con il vino bianco. E allora mi accinsi. Amedeo fu molto soddisfatto per la fine gloriosa del suo vino non tanto buono. Io pure. Densa e bella come una crema, alla fine si poteva aggiungere burro, ma veramente non ce n'era bisogno. Dei crostini ci sarebbero stati bene, ma modestamente usai solo altri tocchettini di pane, questa volta bianco. Caprioli primaverili, intravisti. Si può confrontare con la Zuppa di vino bianco della Valle Isarco.
Pelai le patate e le lasciai a mollo come si deve.
Pulii un bel mazzetto di prezzemolo con gambi e tutto, scelsi e pulii qualche spicchio d'aglio, ridussi in tocchetti del pane scuro raffermo.
Il tutto in una pentola unitamente al vino bianco, pochissima acqua, sale, un pezzettino di peperoncino, a sobbollire sul fornello per una quarantina di minuti.
Frullata finale.
3 commenti:
Non ho mai visto una zuppa simile. Da provare! Il pane scuro e' pane integrale?
Certo è un po' bizzarra, ma vale la pena di provare. Sì il pane era integrale
Stefan, qui ti vediamo :); quanto a zuppe con il vino, ce n'è anche una tradizionale nel link Zuppa al vino bianco della Valle di Isarco (tradizione Nord Italiana).
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