Novembre 2017. Un amico romano diventa veneto. E ci fa conoscere la causa: Marina. Si discetta di vini: Nunchesto veronese e Marina, che se ne occupa tra le colline veronesi, parlano fitto; Fiammetta, Vincenzo e io ci consoliamo chiacchierando di invenzioni di miti, di tradizioni immateriali: come tenere in vita un canto antico? Continuare a ricantarlo e reinventarlo: noi siamo pronti a darci giù da subito. Tutto è contemporaneo: il nuovo, il vecchio. Diavoli a cavallo e indivia belga con pancetta; Pane uzbeko con i peperoni gialli; Timballo abruzzese di crêpes e lenticchie; Pollo con zenzero, arancia e lamponi; Papaia in insalata; Supercrostata di ricotta.
Diavoli a cavallo e indivia belga con pancetta
Pane uzbeko con i peperoni gialli
Timballo abruzzese di crêpes e lenticchie
Pollo allo zenzero, arancia e lamponi
Papaia in insalata
Supercrostata di ricotta
3 commenti:
tenere in vita tradizione immateriali...non molto dissimile da tenere in vita meritori costumi gastronomici in declino...compito difficile, a volte da scoramento: come far rimanere in circolazione idee e sentimenti ormai sconosciuti alla maggioranza oppure semplicemente appartenenti a una minoranza. Forse, propagare più o meno silenziosamente, confidando nella suggestione, nel potere concentrico del sasso lanciato nello stagno e della bottiglia con messaggio gettata in mare, nella possibilità di inoculare curiosità intellettuale e emotiva a qualcuno, dal lato opposto della terra magari, ora, domani, fra anni e anni. Non rinunciare a mini azioni. Localizzare per universalizzare, si spera.
confidando che qualcuno
ps: ad oggi, per me, la crostata di ricotta della Boni (edizioni vecchissime) rimane quella più buona mai assaggiata- s
la cucina ha avuto sinora una spaventosa capacità di sopravvivenza, diffusione e mutamento al tempo stesso...
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