Di Artemisia
Ho dei barattolini di circa 150g, dove schiaffare un amuse bouche. Mi ritrovavo 18 uova di quaglia e sei persone a tavola. Ho pensato la cosa più semplice; ero perplessa sulla sua seduzione, l'ha risolta l'erba cipollina del terrazzo (in pieno dicembre: soddisfazioni). Li ho serviti con dell'ottimo pane alle olive, saporito, tagliato a bastoncini. Nel menu di Dicembre 2015. La cena degli Auguri alle Tre Grazie più una.
Tre uova di quaglia sgusciate in ogni barattolo: incidetene il flessibile guscio con una seghetta prima di spaccarle, o rischiate di schiacciarle.
Nel poco ma bastante spazio che resta: un cucchiaino da caffè di parmigiano grattugiato, un pizzico di sale e uno di pepe nero, tre o quattro cucchiaini di panna fresca, uno colmo di erba cipollina finemente tagliata.
Chiudere i barattoli, metterli in un tegame a bagno maria: non appena prende il bollore e l'uovo si opacizza, spegnere. Potete lasciarli lì in caldo una mezz'ora, se vi fa comodo.
Ho dei barattolini di circa 150g, dove schiaffare un amuse bouche. Mi ritrovavo 18 uova di quaglia e sei persone a tavola. Ho pensato la cosa più semplice; ero perplessa sulla sua seduzione, l'ha risolta l'erba cipollina del terrazzo (in pieno dicembre: soddisfazioni). Li ho serviti con dell'ottimo pane alle olive, saporito, tagliato a bastoncini. Nel menu di Dicembre 2015. La cena degli Auguri alle Tre Grazie più una.
Tre uova di quaglia sgusciate in ogni barattolo: incidetene il flessibile guscio con una seghetta prima di spaccarle, o rischiate di schiacciarle.
Nel poco ma bastante spazio che resta: un cucchiaino da caffè di parmigiano grattugiato, un pizzico di sale e uno di pepe nero, tre o quattro cucchiaini di panna fresca, uno colmo di erba cipollina finemente tagliata.
Chiudere i barattoli, metterli in un tegame a bagno maria: non appena prende il bollore e l'uovo si opacizza, spegnere. Potete lasciarli lì in caldo una mezz'ora, se vi fa comodo.
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