martedì 28 aprile 2015

Gingerbread


Da Artemisia,

Siamo dentro Monografie. Cucina anglofona. Inghilterra Irlanda USA, ovvero una raccolta: qualche passeggiata e ricette anglofone di AAA, più o meno inglesi, irlandesi, USA. Divise in Di tutto un po' e Dolci.

Faccio una ricetta di Traditional Farmhouse Tea, Janice Murfitt, Siena Book 1999. Ospiti primaverili: calle gialle. Note: non usate il mixer, gonfia troppo, si spacca etc. Una volta l'ho fatto cuocere quasi il doppio del tempo, ottenendo una pietra sbriciolantesi e buona, mangiata a spron battuto a colazione. L'aspetto è rustico, sembra quasi un formaggio piatto, un cestino... se lo si proponesse rovesciato, sarebbe un liscio disco, ma io ho preferito il farmhouse a tutto spiano, quasi con pecorella sulle ginocchia.

Mettere in una ciotola 125g di farina d'orzo, 125g di integrale, mezzo cucchiaio di bicarbonato di soda, mezzo cucchiaio di cremor tartaro, 2 cucchiai di zenzero grattugiato, 175 gr di zucchero bruno (soft brown).

Tagliare 175 gr di burro a pezzetti e mescolare tutto con la punta delle dita, finché non sembrano molliche di pane.

Aggiungere  un cucchiaio di golden syrup e mescolare con un forchetta finché non diventa una pasta liscia.

Imburrare una teglia di 20cm di diametro e 5cm di bordo, con il fondo coperto di carta da forno. Versarvi il composto (lisciarlo e rigarlo con i rebbi di una forchetta, sembrerà uscito da un cestino: aggiunta mia).

Forno caldo a 165/70° per 30-35 minuti.

Cospargere con 4 zollette di zucchero macinate e aspettare che sia freddo per tirarlo fuori dalla teglia.





5 commenti:

la belle auberge ha detto...

Un paio di Natali fa, preparai un gingerbread cake che era una bellezza: scurissimo, morbido, umido, di discreta altezza. Aveva solo un difetto; la ricetta (di Mary Berry) prevedeva una quantita' esagerata di melassa scura e, al gusto, mi risulto' di un insopportabile aroma di liquirizia. Nonostante quello che per me era un difetto, incontro' i gusti di parecchie persone ma io lo considerai un esperimento da non ripetere.
Mi piace la tua versione; la conservero' per il prossimo inverno.
Un abbraccio

artemisia comina ha detto...

sento che mi piacerebbe un sacco. spero sia nel tuo blog, corro.

la belle auberge ha detto...

Ho appena pubblicato la ricetta.
Grazie di avermela ricordata.
Buona giornata.
Eu

artemisia comina ha detto...

:)

la belle auberge ha detto...

Fidati delle dosi che ho pubblicate, poiche' in internet, sul sito goodfood, c'e' una versione che contiene degli errori (ho verificato le dosi sul libro di Mary Berry).

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