Siamo nella raccolta Pani e Lieviti, che include anche torte salate lievitate e crespelle: Pani e focacce; Focacce e pizze condite; Panini, baghels, blinis, gougere, lussekatter; Piadine, pani piatti; Non uzbeki; Brioche russe; Lieviti Farciti; Torte salate. Lievitate; Torte salate. Pizze focacce e tielle di scarola; Crêpes, crespelle, blinis.
Da Artemisia
La ricetta è di Alessandra, che bazzica Stoccolma e la sua cucina. Il blog da cui ho tratto qualche ispirazione su tempi di cottura e maneggiamenti della pasta è questo: diarionordico. Vedo su web tutta una serie di variazioni di forme, qualcuna l'ho provata senza sapere quello che facevo; sono forme rituali, il panino ha radici antiche. Le prossime le farò come si deve, per esempio a forma di corona di Santa Lucia, o di gatto, o di parrucca di prete, o di bambino; la lira l'ho fatta senza volere. A proposito di forme, qui ho trovato traccia dei possibili simboli: http://foodieunderground.com. Nel menu di Dicembre. Cena della vigilia 2014. Li ho messi anche in corona. La pasta è abbastanza facile, molto morbida, ha bisogno di pochissima farina per non incollarsi al tavolo; davvero poca, o avrete difficoltà a modellarla. Li abbiamo mangiati anche caldi, ottimi; trovo che starebbero benissimo con una fetta di capocollo, di salame. Si possono surgelare appena si sono raffreddati.
Sciogliere 50g di lievito di birra in 1/2 litro di latte tiepido, aggiungere 500g di yogurt sgocciolato (ho usato yogurt greco che è già molto denso, scolato in uno chinois appoggiato su un boccale per un paio d'ore) 150g di burro, 1 bicchiere di zucchero (circa 150 ml), 1g di zafferano, 1kg di farina Manitoba, 1/2 cucchiaino di sale.
Mettere a lievitare in luogo tiepido.
Fare delle palline di pasta - iniziate con cinque.
Una per volta fatene dei rotolini di circa 20cm di lunghezza, mezzo di spessore.
Arrotolateli a esse, mettete un chicco di uvetta al centro delle due spirali.
Forno ventilato a 200°, per 10' circa.
Da Artemisia
La ricetta è di Alessandra, che bazzica Stoccolma e la sua cucina. Il blog da cui ho tratto qualche ispirazione su tempi di cottura e maneggiamenti della pasta è questo: diarionordico. Vedo su web tutta una serie di variazioni di forme, qualcuna l'ho provata senza sapere quello che facevo; sono forme rituali, il panino ha radici antiche. Le prossime le farò come si deve, per esempio a forma di corona di Santa Lucia, o di gatto, o di parrucca di prete, o di bambino; la lira l'ho fatta senza volere. A proposito di forme, qui ho trovato traccia dei possibili simboli: http://foodieunderground.com. Nel menu di Dicembre. Cena della vigilia 2014. Li ho messi anche in corona. La pasta è abbastanza facile, molto morbida, ha bisogno di pochissima farina per non incollarsi al tavolo; davvero poca, o avrete difficoltà a modellarla. Li abbiamo mangiati anche caldi, ottimi; trovo che starebbero benissimo con una fetta di capocollo, di salame. Si possono surgelare appena si sono raffreddati.
Sciogliere 50g di lievito di birra in 1/2 litro di latte tiepido, aggiungere 500g di yogurt sgocciolato (ho usato yogurt greco che è già molto denso, scolato in uno chinois appoggiato su un boccale per un paio d'ore) 150g di burro, 1 bicchiere di zucchero (circa 150 ml), 1g di zafferano, 1kg di farina Manitoba, 1/2 cucchiaino di sale.
Mettere a lievitare in luogo tiepido.
Fare delle palline di pasta - iniziate con cinque.
Una per volta fatene dei rotolini di circa 20cm di lunghezza, mezzo di spessore.
Arrotolateli a esse, mettete un chicco di uvetta al centro delle due spirali.
Forno ventilato a 200°, per 10' circa.
6 commenti:
Volevo farli anch'io, ma wuesti giorni ho lz febbre a 40. Intanto ho scovato un sito che si chiama mitt kok in cui ci cono moltissime varietá di bullar svedesi, se ti interessa...
uh! auguri di pronta guarigione!
mi sbaglio o è tutto in svedese?
che buone! le ho comprate il mese scorso al mercatino svedese di Milano; non le conoscevo.
per alcune tra gli ingredienti era menzionata la ricotta, ma quelle senza mi sembravano più leggere.
concordo, capocollo e poi più.
donna artemisia, a proposito, lei che tutto sa, qualche dritta gastronomica in Budapest?
mannaggia mannaggia di Budapest nulla so e certo è un grave deficit....
Grazie comunque, Artemisia. Nel frattempo ho studiato e molto assaggiato.
Buone feste!
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