giovedì 9 settembre 2010
VENEZIA. UN SONORO VIVAIO IN CITTA’.
Si sa che tenere un giardino a Venezia non è affare semplice: provate un po’ voi a convincere le piante che un periodico pediluvio in acqua salata è buona cosa. Tuttavia le isole hanno pure una lunga e gloriosa tradizione di giardini, fronde e verzure che negli anni è andata disfacendosi e disperdendosi. È stato così con lieta sorpresa che ho scoperto che in piena città c’è un vivaio, e che è proprio vicino a casa, girando l’ennesimo angolo imprevisto che Venezia riserva a chi si decida a uscire dal solito cammino.
Eravamo nel campo dell’Abazia e abbiamo fatto due passi su delle fondamenta - fondamenta dell'Abazia, appunto - che accompagnando il fianco destro della chiesa finiscono in laguna. Oltrepassato il cancello in fondo siamo arrivati a un edificio che risuonava parecchio – colpi disordinati di batteria, stridenti accenni di contrabbasso, qualche scoppio di voci – circondato di ciuffi di verde e fiori che occhieggiando oltre un altro cancello chiuso si facevano più numerosi e si affiancavano a serre. Laguna fiorita, dicevano certe barche verdi ondeggiando nel canale, e Laguna fiorita ripeteva un cancello all’ingresso dando le indicazioni dell’ orario di apertura (eravamo arrivati proprio dieci minuti dopo la chiusura).
Il veneziano amico Daino ci spiegherà poi che lì c’è anche un posto dove si può andare a far musica e Cucurbita ci ha detto ridacchiando che lui medesimo, il Daino, va a recuperare lì la passione per Dylan e la chitarra insieme ad altri nostalgici del tempo che fu.
Scopro su web che Laguna fiorita è una cooperativa nata dall'iniziativa di genitori e professionisti che hanno voluto creare per persone disabili un luogo di lavoro reale e insieme protetto. A Cannaregio c'è un vivaio, a Dorsoduro c'è anche un'attività di tessitura.
Quanto al circolo culturale Suono improvviso, è una scuola, un laboratorio, uno spazio per fare musica.
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1 commento:
Un'altra bella notizia!!
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