lunedì 27 settembre 2010

BORGOGNA: CASTELLO DI SULLY. SEDUZIONI PER OSPITI.












Questi castelli sono una bella grana. Immaginate un po' di averne uno, e poi pensate al fisco che vuole sapere di quanti metri quadri è casa vostra, oppure chiedetevi cosa pensereste il giorno che veniste a sapere che le gronde sono da sostituire e ve ne venisse detto il costo. Se questo non vi turba, provate a identificarvi con uno che una notte di gennaio avesse l'irresistibile necessità di uscire dalle coltri dove finalmente si fosse scavato una tana tiepida, per buttar fuori i piedi su un pavimento gelido e percorrere un lungo corridoio trafitto di spifferi per andare in un bagno ove potreste riporre sorbetti senza temere che si sciupino.

A Sully, uno dei più grandi, ci si ingegna per cavare qualche soldo dal mostro. Boutique, souvenir, sala da tè, spettacoli, matrimoni, prodotti dell'orto, promesse ai bimbi che diventeranno dei veri pirati (si offrono costumi, animatori, giri dedicati per gli anfratti del castello in cerca di fantasmi). Tutto sotto gli occhi di pietra di un ex presidente dalla repubblica francese che non abitò mai qui, ma che fece parte della famiglia e adesso si aggira in giardino col passo con cui passò in rivista l'esercito.

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