martedì 9 febbraio 2010
VENEZIA. TESTE. 20. IL GRASSO BAMBINO DEL CAMPO DRIO LA CHIESA.
Non la finisco di stupirmi di quanto potessero essere varie e bizzarre e senza nessuna decifrabile retorica le teste che i veneziani si appendevano sopra la porta di casa. Non solo dei e dee, re, figure auliche, filosofi, generali, profeti, sibille, diavoli e quanto vi può venire in mente di celebrativo e illustrante poteri o ricchezze; anche quelli, sì, ma mescolati senza ordine che io sia in grado di decifrare con garzoni di bottega, facchini, lavandaie, lanzichenecchi sfortunati, bambocci ricciuti, impiegati nevrotici, mercanti in ansia per i loro carichi, giovanotti sfigati, e infine questo bambino scemo, il grasso della classe sempre a bocca aperta, l’ultimo nel dettato, ma il primo a mangiarsi il panino o ad addormentarsi in chiesa.
Campo drio la chiesa (Santi Apostoli).
Papavero:
bimbo paffuto
sei il cor de mama e papà
idolo nostro!
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7 commenti:
vorrei rapire l'orso e poi chiedere un riscatto; dopo trattative estenuanti lo restituirei ma solo a fronte di mangiare assieme il sufflè che esplode come una bomba carta (carta…da forno?)
Sono riuscita a fare un commento interattivo?
Scusate ma qualche volta, a cena anche io bevo qualcosa di molto buono, e mi mette allegria!
e adesso riuscirò a verificare il coso verde?
ci provo,
grazie per i magnifici viaggi che ci regali sempre, ogni volta che apro queste pagine!
bimbo paffuto
sei il cor de mama e papà
idolo nostro!
il tuo taglio troppo da superio essì! DDD
Ahah. Pazzesco. Venezia è unica, e non è retorica.
Ogni volta che ci vado vorrei perdermi per le viette più imbucate in cui aleggia un silenzio inconcepibile, estremamente struggente. Sogno di viverci, anche se a conti fatti forse non è così comodo per trasporti e tutto... Ma che ci posso fà, ho un animo romantico.
non è scomoda, è diversa; e questo si percepisce molto nei trasporti; ti obbliga a un anticonformismo - a un certo ritmo che non è quello abituale - che può disorientare.
pap, dici che è la coccaggine che gli dà quell'aria babbeuccia?
marzia, grazie a te e alla tua compagnia.
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