Novembre 2008. Una cena di pesce dove niente è perfetto, ma tutto è
buono. Mi sarebbe piaciuto che le cose fossero perfette. Ma vuoi perché un piatto lo improvvisavo
– le cocotte di uova di quaglia (mi sono piaciute assai, ma mi chiedevo sesarebbe stato meglio prolungare la cottura per farle rapprendere un po’ di più,
e bastoncini di pane di Lariano si sfrangiano), vuoi perché la cottura strudel è stata troppo anticipata, non era
più caldo al punto giusto (ho giurato che non lo servirò mai più se non appena
uscito dal forno) osservavo muta (a morte il cuoco che si lamenta di sé in
pubblico) ciò che va perfezionato. Lo tazaziki era un po' troppo fluido,
l'hamburger poteva dorare appena un po' di più, la mousse di pesce andava bene,
ma la salsa era di troppo poiché la mousse era umida di per sé… i budini erano
buoni quanto si poteva desiderare, ma la marmellata di arance scaldata si è
diffusa troppo, la vista non mi soddisfaceva, la trasparente
macchia arancione deve essere netta…Insomma, meditazioni giustamente taciute
mentre gli ospiti facevano onore. A me capitano sempre ospiti che tutti
potrebbero desiderare: lietamente assaggiano, mangiano, gustano, si divertono e
non hanno fisime. Menu: Cocotte di uova di quaglia con i gamberi e bastoncini di pane di Lariano; Hamburger di salmone su tzaziki, taglia mignon, 6cm di diametro, circa 80g di pesce a testa.
Con questi due piatti si beve Decio, un prosecco. Poi il vino cambia e si passa al Sauvignon Venica Ronco del Cerò 2006. Strudel di carciofi e sedano rapa; Mousse di salmone e merluzzo; Budini di ricotta con marmellata di arance amare. Ottimi Marrons glacés (sapete gli ottimi quanto sono rari) portati dagli ospiti. Con i dolci, Passito di Pantelleria Pellegrino.
Cocotte di uova di quaglia con i gamberi e bastoncini di pane di Lariano
Hamburger di salmone su tzaziki
Strudel di carciofi e sedano rapa
Budini di ricotta con marmellata di arance amare
Marrons glacés
11 commenti:
Eh no signora mia..e queste sarebbero cene non totalmente riuscite?? Ma io mi metterei in fila subito per degustare le tue molteplici leccornie.
Certo poi fa parte dell'essere perfezionisti autocriticarsi..lo faccio sempre anch'io!
Le vostre cene hanno sempre un'atmosfera particolarissima.
Adoro i piatti, i bicchieri, quei piattini deliziosi sotto alle cocottine. Ma oggi mi sono innamorata soprattutto della tovaglia - un capolavoro.
Buona settimana
Alex
Per fortuna ci sono gli ospiti che, come dici tu, non hanno fisime.
Le meditazioni cuochesche sono inevitabili direi fisiologiche, però a pensarci bene, Artemisia: che barba la perfezione.
Un cenno a parte meritano la magnifica tovaglia ed i piatti...la mise place coreografica è un ingrediente essenziale della cene di AAA...le 'meditazioni cuochesche' ci sono sempre e di sovente accompagnano le pietanze (specie se preparate per la prima volta)...infine secondo me il menù era ottimo ed interessante proprio come i tuoi ospiti...Un abbraccio.
Cristina
sciopina, come ti immagino bene ad essere perfezionista :DDD
cara Alex, la tovaglia è anni trenta, dal corredo di mia madre.
Quel ricamo ha un nome, mi pare proprio che sia Punto Inglese...ho dei vecchi libri di ricami, mi piacerebbe pubblicarne qualche pagina :)
aiuola, haimé, la perfezione, irraggiungibile, non ci annoierà :DDD
cristina, sì, la coreografia, il suggerire un gioco. ci vuole, in un invito a cena.
ci sono dei momenti in cui la perfezione è indispensabile... altri in cui se ne fa a meno ;-)
una cena molto molto curata, il regista è da premio oscar!!!
grazie, chiara :)
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