giovedì 1 maggio 2008

VENEZIA. VENEZIANI 10.



Davanti a questo lanzichenecco suonato ci passo spesso. E' un conoscente, lo incontro con ogni luce, ma non un amico. E' un soldato diperso, uno che racconta di menar le mani ma che forse si inguatta a tempo debito, che va per taverne veneziane chiedendo invano birra e aringhe, che sciupa la vita, che è stato un ragazzino del nord con la testa svagata, che probabilmente ha visto il mare, quello grigio e spumante, pieno di merluzzi, che ricorda licheni e profumo di rocce bagnate dall'acqua salmastra, che sta invecchiando.

Rio San Felice.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Questi ultimi post di Venezia sono molto interessante e fano conoscere cose e luogui que non possiamo vedere in le guide turistice.
Per curiosita! Sei tu qui è a la fotografia dal bacaro la cantina?

artemisia comina ha detto...

bentornata Mercé; no non sono io, ma l'illustre Cucurbita Serenissima.

papavero di campo ha detto...

faccia da houligan che ascolta i Clash!
(sottoposto a macchina del tempo)

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