giovedì 14 febbraio 2008

Vasari e le uova sode di Piero di Cosimo.



Piero di Cosimo, Venus, Mars and Cupid, Gemäldegalerie, Berlin, c. 1505

Il malinconico, bizzarro, selvatico Piero di Cosimo, pittore di sirene, centauri, uomini selvaggi, alimentava la sua ricca fantasia con le uova sode.

Vasari racconta:

“…egli del continuo stava rinchiuso, e non si lasciava veder lavorare, e teneva una vita da uomo più tosto bestiale che umano. Non voleva che le stanze si spazzassino, voleva mangiare all'ora che la fame veniva, e non voleva che si zappasse o potasse i frutti dell'orto, anzi lasciava crescere le viti et andare i tralci per terra, et i fichi non si potavono mai, né gli altri alberi, anzi si contentava veder salvatico ogni cosa come la sua natura, allegando che le cose d'essa natura bisogna lassarle custodire a lei senza farvi altro”.

“..non curava de' suoi comodi e si riduceva a mangiar continuamente ova sode che per risparmiare il fuoco, le coceva quando faceva bollir la colla; e non sei, o otto per volta, ma una cinquantina, e tenendole in una sporta, le consumava a poco a poco.”

La biografia di Piero scritta da Vasari è riportata in Wikipedia.

Per illustrare il suo anticoformismo, un quadro dove tutto è al suo posto - la dea, il dio, la loro bellezza, l'amorino, il paesaggio incantato;  ma guardate la mano di Marte ripiegata nel sonno: nessuna retorica, nessuna armonia scontata, un gesto vero.

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