giovedì 14 febbraio 2008
VICEVERSA. IL GRAN PESCE DI PIERO DI COSIMO.
E' ancora la storia di Andromeda, la principessa data in pasto a un mostro marino perché la madre scervellata aveva provocato l’ira degli dei e c'era bisogno di una cruenta espiazione.
Nel quadro di Piero di Cosimo tuttavia la protagonista non è Andromeda, sbattuta di lato come un nudo pesce su uno scoglio, né l'eroe salvatore Perseo, che arriva in volo simile a una zanzara-damerino e viene ritratto in due pose successive come in un fumetto, prima in aria e poi sul dorso del drago acquatico. Il protagonista è quest’ultimo, il maestoso mostro zannuto dalle rosse chiome e le palmate immense zampe, che sguazza nel golfo come in una bacinella troppo piccola. L’estroso Piero trova assai più interessante l'esplorazione pittorica della favolosa bestia e dei fantastici movimenti d’acqua che questa provoca intorno a sé di quanto non sia preso dalla coppia.
Un certo rilievo ha pure la teoria di bizzarri personaggi che circonda la spiaggia, cittadini e cortigiani del regno minacciato dalla belva. Il quadro va letto come un assemblaggio di scene che si svolgono in successivi momenti di tempo: a sinistra qualcuno giace a terra prostrato, forse afflitto, coprendosi la testa con panni funebri e nascondendo il volto; probabilmente tra loro ci sono anche i genitori della disgraziata che sta per essere masticata. A destra c’è invece chi suona sconosciuti strumenti e agita rami di alloro sulla testa, in una danza che festeggia il salvataggio di Andromeda, quella col vestito bianco svolazzante, mentre Perseo si riconosce dalle calzette rosse e dall’elmo. Quanto allo sfoggio di turbanti, all’epoca – strana consonanza con l’oggi - significavano strana estraneità e indicano la lontananza esotica del regno minacciato, l’Etiopia.
Si è supposto inoltre che in tutto il dipinto ci sia una sorta di trama di eventi e presenze dei Medici che si intreccia con quella dei personaggi mitici. Per esempio, che Perseo sia Lorenzo de’ Medici. Le iconografie di Pietro sono molto complesse e richiedono un dotto e appassionato dipanare simboli; non a caso era uno dei pittori amati da Panofski.
Forse si capisce che è amato anche da me, per la sua eccentricità non superficiale, ma intensamente vissuta e produttiva di esplorazioni inedite sia di vicende umane che di atteggiamenti. Per le prime ricordo l’affascinante ciclo sulla preistoria umana commentato da Panofski in Studi di iconologia, per i secondi il modo in cui rappresenta la mano di Marte dormiente nel quadro Venere, Marte e Amore di Berlino. Si tratta della mano ripiegata, dipinta in un modo straordinario, del tutto vero e privo di quell’idealizzata, armoniosa grazia e retorica figurativa che la rappresentazione di un perfetto eroe dovrebbe avere. Ancora una volta Piero è spregiudicato.
Venere:
Al tempo stesso, Piero ha dipinto anche una delle donne più belle che ci abbia dato il rinascimento, quella dama che si è fatta ritrarre nelle vesti di Maddalena, tutta misticamente assorta su un libro sacro. La cosa curiosa è che quando la si rievoca nella memoria, la si ricorda con un improprio sorrisetto sotto i baffi, che quando si torna a guardarla non si ritrova, ma che ricompare non appena chiudi gli occhi e la rievochi tra te e te.
Ma la smetto di divagare all’infinito. Qui si parla di cibo, quindi ricordiamo che i protagonisti sono Andromeda e il mostro divoratore, ancora una volta frustrato nella sua giusta fame.
L'immagine sul mito di Andromeda viene dal sito degli Uffizi, dove è conservato.
Quella di Marte da Piero di Cosimo. Catalogo completo, a cura di Anna Forlani Tempesti e Anna Capretti, Octavo, Firenze 1996.
Quella della Maddalena dal sito della Galleria Borghese di Roma, dove è conservata.
Della biografia di Piero su Wikipedia apprezzeremo che venga riportato il brano di Vasari in cui Piero viene descritto come lunatico, bizzarro, perso nelle sue fantasie, pienamente malinconico.
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2 commenti:
molto bello,
questa pittura rinascimentale è davvero poliedricamente una miniera ricca e articolata, simboli a sfare e rappresentabilità fisica e psichica a iosa!
il mostro e Andromeda è anche tema della bella e la bestia
e di tutte le voraci voglie e dei reiterati giochi di preda e predatore
ps: quanto Perseo post salvataggio se la sarà menata e come si sarà dovuta sdebitare la povera vittima sacrificale?
il coniglio venusiano mi piace da matti!
(pescatrice di perle sei!)
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