venerdì 17 agosto 2007

LAZIO. VAL DI COMINO. LAGO DELLA POSTA. TRATTORIA LE ONDE DEL FIBRENO. IL TARTUFO NERO.








Torniamo dalla signora Maria, e questa volta assaggiamo pecorino al tartufo e i tonnarelli al tartufo. Nonostante si tratti del tubero estivo, è molto profumato. La signora con aria orgogliosa e insieme furtiva trae da un ripostiglio un piatto di tartufi. Sono grandi come arance. Scopriamo che la zona è ricca del tubero. Che si trova perfino nel vicino paese di Mentuccia Fibrena. Piccolo in questo caso, ma straordinariamente aromatico. Il fratello di Mentuccia aveva un amico che senza aiuto di cani li trovava e gliene portava un cartoccetto ogni anno.

Il papà di Maria, fedele al suo posto al fresco dal quale osserva e domina ciò che accade in trattoria, ci indica alcune delle piante coltivate dalla moglie e dalla figlia, che circondano con folla di vasi la terrazza su cui si mangia: questo è pepe, questo è un alberello di caffé… E’ orgoglioso delle matte di casa.

Le fotografo insieme, dalla finestra della cucina, mentre la madre di Maria, sotto l’occhio vigile di quest’ultima, affetta prodiga abbondante tartufo sui tonnarelli.

Questa volta Nunchesto prende il vino della casa, bianco. E scopriamo che è molto buono, limpido, paglierino, con sapore di erbe. “Che vitigno?”, chiediamo a Maria. “Trebbiano d'Abbruzzo in prevalenza. Ma anche un po’ di tutto, all’antica”, ci risponde quella, di nuovo orgogliosa e insieme schiva. Questo è merito di mio marito, aggiunge. C'è anche il rosso, aggiunge sorniona. Come sempre, allude a un "Vedrai...". Lo proveremo.

Per altre notizie sulle Onde del Fibreno e l’indirizzo, vedi il post precedente.

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