giovedì 26 luglio 2007

AUSTRIA. INNSBRUCK. MANGIARE, DORMIRE.














Però, non a Innsbruck, ma alle sue porte. Sulla strada del sale, l’antica strada romana che servì poi anche al trasporto del sale, sui monti prossimi alla città, ci sono piccoli villaggi e alberghi e panorami che vale la pena di vedere. Noi ci siamo fermati, a naso – abbiamo percorso la strada in giù e su – nell’ Hotel Grünwalderhof, a Patsch. Una volta casino di caccia del Thurn und Taxis. Piacevolissima sosta, vecchio quanto basta, disordinato quanto basta, accurato quanto basta.

Davanti un grande prato che sprofonda nella valle, con alberi e panche per una birra da bere, un libro da leggere nei pomeriggi assolati come quello in cui siamo arrivati; un ragazzo passerà una mezz’ora di tentativi a tirare un parapendio arancione che lo assuma in cielo.

Una terrazza erbosa più prossima alle cucine è dedicata alla cena, quanto mai panoramica, durante la quale abbiamo visto ogni sfumatura di cielo e di tramonto svolgersi sui monti.

Il menu è tra i più classici, e con punti fermi che ci accompagneranno durante il viaggio in Austria: io le frittatine, frittaten, in brodo, Nunchesto i knödel al fegato o leberknödel, entrambi la wiener schnitzel, la cotoletta viennese, accompagnata da marmellata di mirtilli e da un’insalata di patate lesse con la cipolla cruda, erdapfelsälad. Per finire i dolci con le albicocche, in questo caso un obstknödel caldo con un albicocca nel cuore.

Come si fanno gli obstknödel, gli gnocchi di frutta? Con un impasto di farina, semolino, ricotta, patate, uova che avvolge un cuore di frutta; la pallina viene prima bollita e poi dorata in burro in cui è stato abbrustolito del pane grattugiato, quindi spolverata di zucchero a velo

Il cuoco del Grünwalderhof, un giovane un po’ ingrugnato che nel pomeriggio se ne stava davanti alle cucine meditando pensoso, ci ha offerto una delle migliori cucine incontrate nel viaggio, e certamente il miglior obstknödel, cuore umido e fondente, impasto asciutto morbido e leggero, vestarella granulosa croccante, lievissima e ricca, che fotografo quando è oramai calata la sera, e solo con Sant’Adobe posso qui proporne il fantasma.

Nunchesto beve un rosso locale, un Cabernet di cui ho perso più specifica traccia, che mi dice buono.

Siamo in una grande stanza che attraverso una porta finestra verde piena di vecchi serramenti cigolanti e doppi vetri, dà su una grande terrazza piena di sedie a sdraio solitarie che sventolano. Al mattino, tra le nubi che si aprono, si svela il ghiacciaio, lo Stubai. Anche la colazione inaugura incontri che si ripeteranno, con patè di fegato, pani bruni e con semi, marmellate di mirtilli, salumi.







Hotel Grünwalderhof
Römerstraße 1
6082 Igls/Patsch
tel. 0043 512 377304 o 0043 512 377303

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