mercoledì 9 maggio 2007

Budino di mandorle. Un dolce di albumi.


Artemisia Comina da una Cucina Italiana del 1963, con qualche modifica.

L'ho fatto due volte, in versioni alquanto diverse. L'anello basso e lindo è una versione senza amaretti e senza liquore, ma con marmellata di limone caramellata versata su. L'anello alto e scuro ha dentro amaretti e marmellata di arance con il Cointreau, così come dice la ricetta. Aggiunsi cacao. Fu nel menu Febbraio 2004. La cena della sopa coada. Cresce molto e decresce molto, attenzione alla stabilità. Aggiungo anche che è buono.

Mescolare: 200g di farina di mandorle, più dieci mandorle amare triturate (usare un cucchiaio di zucchero per frullarle, assorbirà l'olio), più 50g di cioccolato fondente (si può triturare insieme alle mandorle amare e allo zucchero), più otto albumi (240g) perfettamente montati (da qui la riuscita del dolce) con 140g di zucchero, più essenza di vaniglia, più un pizzico di sale, più 60g di burro fuso fatto raffreddare.

Imburrare bene uno stampo con il buco, versarvi il composto alternandolo con 100g di amaretti (o savoiardi) bagnati nel Cointreau.

Cuocere a bagno maria, forno già caldo a 180°, per 1h.

Rovesciare il dolce sul piatto di portata e bagnarlo con marmellata di arance diluita con un po' di Cointreau.







3 commenti:

salamander ha detto...

ottima idea, dal momento che in frigo ho 4 albumi

Mela ha detto...

Ogni tanto continuo a scoprire delle piccole perle nel tuo blog.
Ho uno stampo da budino molto bello, in silicone. Pensi che la cottura a bagnomaria vada bene ugualmente? O devo necessariamente usare uno stampo in metallo?

artemisia comina ha detto...

io penso che lo stampo in silicone molto bello non veda l'ora di avere quel budino.

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