Una figlia grigia, fiera della sua bellezza, va in braccio a una mamma mimetica più piccola di lei; non chiedetemi se la pasta su cui lasciò la firma fu quella poi usata. Isolina senza saperlo ha fatto una pome aux pommes auvergnate; Artemisia riporta la pecora all'ovile e la chiama Pompe aux pommes n.3. In AAA ci sono infatti la Pompe au pommes n.1. Torta di mele dell'Auvergne e la Pompe aux pommes n.2, ovvero grande torta di mele cotogne con pasta brioche. Auvergne.
Di Isolina
Quando il meglio è nel ripieno. Ero indaffarata e presa da mille incombenze, ma volevo assolutamente fare un cosa con le cotogne che quasi mi stordivano con il loro profumo. Torta buonissima tiepido/calda e poi per colazione il mattino dopo, fredda per Amedeo e leggermente riscaldata in MO per me.
Ho fatto una pasta con circa (appunto, non ho misurato niente) una tazza di farina0, pizzico di sale, 1/4 di tazza di acqua molto calda e altrettanto di strutto sciolto.
Ho impastato a lungo, e l'ho lasciata riposare.
L'ho divisa in due, l'ho stesa sottile e l'ho spenellata con altro strutto sciolto.
Dopo di che ho proceduto con l'ormai ben provata tecnica dell'arrotolamento a salamino, poi ho formato la chiocciola e quindi l'ho distesa. Passo passo:
Arrotolare i due dischi di pasta unti di strutto formando un lungo salame che aggiusterete palpandolo, regolarizzandolo e allungandolo un po'.
Acchiocciolare i due salami.
Schiacciare le chiocciole appiattendole con il metterello, sino a tornare a dischi a misura di torta.
Mentre la pasta si riposava ho sbucciato e tagliato in quarti alcune piccole cotogne.
Poi le ho messe in un tegame con un filo d'acqua e il succo di un limone.
Le ho fatte cuocere (veramente ci mettono straordinariamente poco tempo) e appena tenere le ho messe in una ciotola e le ho schiacciate con la forchetta a farne un grossolano puré.
A questo punto ho aggiunto dello zucchero e ho rimestato ancora.
Dopo di che proceduto come per tutte le torte ripiene: primo disco di pasta dentro una teglia appena unta, ripieno, secondo disco, siggillare bene i bordi, fare qualche buchino perché il vapore sfiati.
Prima di infornare, ho spolverato la supericie con poco zucchero.
Forno a 180° gradi per 3' e poi altri 10, a 190°, in funzine ventilata.
2 commenti:
Amo le cotogne, immagino il gusto di questa golosità sfogliata.
Peccato non essere al momento in paese di cotogne né di strutto :/
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