Novembre 2018. Autunno fervido, siamo di nuovo in tanti, vecchi e giovani, belli e brutti, ma tutti vispi, e lavoriamo insieme. Tutto
sul tavolo. Poi si spera che i gentili ospiti, afferrate le belle
posate, facciano belle fette e bei piatti, e con garbo porgano e
prendano, mentre io li guardo tranquilla, come da soffice nuvoletta che
indugi tra lampada e soffitto. Ricette che non facevo da una vita, o che aspettavano da una vita di essere fatte: Tourte aux trois fromages, Crostata ai tre formaggi; Focaccia leccese (finalmente la provo), Crostata di marmellata d'arance e cioccolato fondente (questa è una vecchia ricetta attraente per l'estrema semplicità e l'inevitabile bontà, ho grilli per la testa su come farla più bella), Crostata amandine di mele annurche con la buccia (anche questa è del passato, la ricordavo appena; la dovrò rifare: mi pare di aver capito come potrebbe diventare buonissima).
Focaccia leccese
Crostata di marmellata d'arance e cioccolato fondente
Crostata amandine di mele annurche con la buccia
Attese
4 commenti:
Questa è come la cena di Psiche! Quando viene servita da voci invisibili nel palazzo di Cupido che le preparano mille meraviglie. La stoffa della tovaglia poi è stupenda.
mi associo! e quella tovaglia....
sì è vero, la mani fatate!
la tovaglia è una stoffa da tappezzeria, "settecentesca", un'indienne.
(presa in saldi)
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