Di Artemisia Comina
Può farli e, soprattutto pensarli, anche un bambino; quindi, babacci. Dal Vocabolario etimologico. Con i babacci ho messo alla prova stampini di alluminio con gonnella a pieghe. Non imburrare; dopo averli lavati li ho fatti asciugare in forno. I babacci sono ottimi ancora tiepidi, con dentro il cioccolato fuso; la marmellata di fichi dà una nota di freschezza, l'altra di ricchezza. Non riempirli troppo o il cioccolato rigurgiterà. Avanzerà un po' di frolla; diciamo per farne 16 dolcetti rotondi, 4cm di diametro, che sono stati spennellati con cioccolato fuso.
Frolla: 200g farina, un uovo, estratto di vaniglia, 70g burro, 80g zucchero (o quella che preferite).
100g di cioccolato amaro, fuso a bagno maria con uno spruzzo di panna fresca.
Marmellata di fichi poco dolce; marmellata di cotogne con nocciole triturate.
12 stampini di alluminio.
Stendere la frolla allo spessore di 2-3mm. Rivestire gli stampini.
Versare in ogni stampino un cucchiaino di cioccolato fuso.
Idem con un mezzo cucchiaino di marmellata di fichi. Oppure con strato sottile di cotogne.
Tagliare 12 dischi di frolla con una tagliapasta a misura di coperchio; pressarlo, adattarlo ai frastagliati bordi.
Forno a 200° per 20'.
Quando i babacci si sono intiepiditi, spolverarli di zucchero a velo.
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