Di Isolina
Purtroppo non so dire le proporzioni. Del resto non sono mai precise, perchè dipende dalla grandezza dei peperoncini, dalla mano che farcisce... ma insomma si prova. Meglio non consumarli subito? Così si dice e, in effetti, ha più senso consumarli dopo l'estate... ma sono buoni sempre.
Prima di tutto i peperoncini tondi detti calabresi devono stare all'aria su un vassoio o qualche cosa di simile per un paio di giorni.
Poi mi munisco di guanti usa e getta e mascherina e con coltellino affilato e cucchiaino minuscolo con molta delicatezza, per non romperli, taglio un 'tappo', cioè la parte verde superiore e poco più. Elimino con gran cura tutti i semi.
A questo punto, in una pentola di acciaio inossidabile, verso una miscela al 50% di aceto e vino rosso, aromatizzo con qualche foglia di alloro, qualche chiodo di garofano e magari anche uno spicchio d'aglio.
Porto a ebollizione e quindi vi immergo i peperoncini avendo cura che siano ben coperti. Lascio sobbollire per ca. 3', quindi li metto a scolare a testa in giù su di una grata e lascio ad asciugare per almeno 12 ore, eppoi a testa in su per altre 12.
Per essere sicura che siano ben asciutti, passo l'interno con un panno o con carta da cucina.
Nel frattempo preparo il ripieno.
Tonno sott'olio (di ottima qualità, che senso avrebbe sennò darsi tanto da fare?), ben sgocciolato e tritato fine insieme a dei capperi dissalati (dei capperi interi andranno a decorare i peperoncini ultimati). Io non aggiungo acciughe, ma solo origano o menta secca. Tutto qui.
Riempio bene i peperoncini, senza forzare, ma pigiando delicatamente e sul cocuzzolo piazzo un cappero.
Poi li metto nei vasetti, possibilmente a bocca larga e meglio se cilindrici perchè riesce più facile sia l'invasamento che l'estrazione.
Dopo aver ben accomodato tutti i peperoncini verso l'olio d'oliva (qualità!) che deve arrivare a sommergerli perfettamente. A questo proposito consiglio di tenere i vasetti sott'occhio per un giorno o due per assicurarsi che il livello dell'olio non scenda.
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