martedì 31 agosto 2010

FRANCIA. BRESSE. SAINT-TRIVIER-DE-COURTES, LA FERME -MUSÉE DE LA FORÊT.















Una tappa non prevista, dettata dalla golosità dell’inizio del viaggio, quando ci si butta su mete impreviste e laterali presi dalla voglia di tutto. Ci infiliamo in una campagna profonda assolata e silente, dopo aver incontrato fattorie molto basse, lunghe, accucciate, con sporgenti tetti di tegole calati sulla fronte ombrosa. Siamo nella Bresse, patria orgogliosa di polli che alleva da quando introdusse precocemente il novello mais. Ci si perde sempre di più nei campi in un gira e rigira inseguendo cartelli, che di incrocio in incrocio rimandano a una misteriosa Ferme de la Forêt.

Arriviamo finalmente a un complesso di edifici brillanti di sole su un verde prato, incoronati di grappoli di mais, isolati nella bella campagna accanto a un braccio di fiume, con i muri color miele attraversati da legni argentei. Piccolo museo – fattoria con la vita immobilizzata nel calderone appeso a un enorme camino centrale, i letti rigonfi di imbottite con le cortine rosse – quelli stessi delle madonne quattrocentesche, quelli che io stessa vorrei per chiudermi dentro ogni sera – negli attrezzi appoggiati al muro con le loro belle zampe di ragni di ferro.

Giovane custode gentile e trillante che poi ci aiuterà a ritrovare la strada che nel frattempo, perditi e riperditi nei campi, avevamo smarrito. La fattoria è curata da un gruppo di volontari, di cittadini mobilitati. Avercene.

La fattoria ha un sito. Viene costruita alla fine del XVI secolo. Oggi resta solo una parte della casa e delle sue dipendenze: nel 1850 la proprietà fu divisa e la metà nord venne demolita dopo il 1900. Per fortuna l’altra metà resta in mano a persone senza nessuna fregola di modernità, e dal 1930 ciò che rimane è incluso nei monumento storici; la ferme è abitata fino al 1968 da M. et Mme Lazard Colin senza aver subito modifiche da quando è stata costruita. Oggi la proprietaria è Mme Robin, e la ferme è affittata al Conseil Général de l’Ain. L’Office de Tourisme du Canton de Saint-Trivier-de-Courtes, il comune vicino, costituito in larga parte da volontari, è l’associazione che dal 1971 se ne occupa e che ne permette la visita. Per farvi un’idea di chi siano questi signori, date un’occhiata alla preparazione del vincuit e alla sua festa. Il trave principale, che sostiene anche la maestosa cappa del camino cosiddetto sarrasin (saraceno, ma non è detto che lo sia: la sua storia è misteriosa), pesa quattro tonnellate; in un anfratto del granaio durante la Rivoluzione fu ricavata una stanzetta per un prete, che qui amministrò di soppiatto numerosi battesimi e matrimoni.

Saint-Trivier-de-Courtes è tra Bourg en Bresse e Tournus. La mappa da michka.blog50.com



Sulle case della Bresse vedete questo sito, maisondepaysenbresse.com

Su un’altra fattoria della Bresse con cheminée sarrasin, quest’altro, bresse-sougey.netpure ricco di informazioni di carattere generale. Per esempio ci informa su come queste mirabili fattorie, non avendo fondamenta (potevano poggiare su una base di mattoni o pietra, ma anche no) ed essendo costruite tramite telai di legno, fossero smontabili.

2 commenti:

Lydia ha detto...

Felice di ritrovarti.
Un abbraccio forte

artemisia comina ha detto...

anche a te, cara compare.

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