Un laboratorio di pasticceria attivo a Roma dal 1923, nel 1998 diventa - così lo trasformano le nuove generazioni - Fabrica: caffetteria, brunch, sala da tè, aperitivo e wine bar.
Be', cosa aggiungo? Che è un posto che commuove per la cura elegante con cui questa famiglia, ancora presente con mamma e figlioli - la ragazza dedita all'angolo "cinese" grazie a i suoi studi - ha trasportato in una vecchia falegnameria riadattata benissimo la sua tradizione di vecchia fabbrica di dolci, per proporre un inaspettato posto di incontro in un angolo di Roma un po' defilato.
Artemisia, che si dice di manica larga ma che poi è anche un po' seccatrice, dice che tutto è buono, ma che in un posto così dovrebbe essere ottimo. Che ne so, inizierebbe con una maggiore variazione entro l'offerta, che tende a una eccessiva omogenità di toni nel salato come nei dolci e vorrebbe un po' più di fantasia negli uni e negli altri.
Quando poi smette di scocciare dice che è un magnifico posto - per esempio, nei pomeriggi invernali di luce che entra tranquilla e luminosa dai finestroni - per andare a chiacchierare all'infinito con le amiche.
nessundove, meno rompiscatole di lei sui dolci.
11 commenti:
Anche se i dolci non sono ottimi, mi ci porti???
io l'ho scoperta per un errore di parcheggio.
da tornarci anche per il suo essere raro in una città come roma
enza (grazie di avermela indicata :)) e lydia, facciamo in modo di andarci, una volta prossima, a chiacchierare insieme valutando i dolci uno per uno? ;)
oh, un tocco della mia terra, ho visto le mitiche pastiglie leone... :-)
"marca leone", si dice qui per indicare una cosa che è sicuramente di alta qualità
in questa casa siamo pieni di pastiglie leone, e per le scatole, e per le pastiglie :))
Mi hai così incuriosito che appena mi ritroverò a Roma ci farò un salto! :)
belle foto!:)
che bel posticino, me lo segno per la prossima trasferta a Roma!!! Bacioni
non lo conosco, ma lo trovo un posto a me familiare per i suoi spazi e i suoi colori: di giallo, pietre antiche e acciaio è fatta anche la cucina del nostro amato fienile in via di ristrutturazione... quanto alla maleducazione di cui ho letto nel link, trovo sia sacrosanto segnalarla affinchè scompaia: da sempre svolgo un lavoro a contatto con il pubblico, e so di dover essere sempre e comunque non solo educata, ma addirittura gentile anche con i clienti maleducati o in preda all'arrabbiatura del momento, che alla fine si scusano delle loro cattive maniere... figuriamoci quindi se le tollero in chi gestisce un esercizio commerciale e per giunta sono dirette a chi beneducato è!!! chiudo complimentandomi per la (tua credo) stupenda collana... ciao artemisia, buon weekend!
frenci, che dire? mi meraviglio di questi commenti. ho avuto un'esperienza molto diversa, proprio con i proprietari: la signora si è fermata a parlare con noi e così il figlio, con garbo e gentilezza raccontando e tollerando me che giravo con una macchina fotografica in mano, pregandomi solo di non disturbare gli altri avventori...
(frenci ha letto su nessundove commenti in cui si dice che i proprietari non sono cortesi; io avevo letto solo la buona recensione di nessundove).
PS. che bella suggestione mi dà quel fienile che cresce.
grazie per la collana. è materiale industriale bagnato in argento, di un'artigiana romana.
terry e colombina, sono ancora fiduciosa di aver segnalato un posto dove si può andare :))
buongiorno carissima, il mio commento sulla maleducazione era infatti generico e nato dai commenti lasciati in calce alla recensione, non mi permetterei mai di condividere l'opinione altrui senza aver conosciuto direttamente il posto di cui si sta parlando, anzi ribadisco che mi sembra splendido e se passassi da quelle parti mi ci fionderei dentro senza alcun dubbio!!
p.s. sono contenta che ti piaccia l'idea del fienile in fieri, è il nostro sogno che giorno per giorno sta diventando realtà, se un giorno tu dovessi passare per ferrara sappi che saresti la benvenuta!
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