mercoledì 21 gennaio 2009
Panada con la luganega rosolata
Artemisia
Due ciotole di pane secco ben ammollato nell’acqua vanno cotte per mezz'ora con un pizzico di sale.
Frullare finemente, aggiungendo una manciata di pecorino grattugiato e regolandone con aggiunta d’acqua, la cremosità, fluida ma consistente.
Sbriciolare venti cm di luganega spellata in padella secca e farla rosolare bene insieme a una foglia d’alloro, badando che si sgrani.
Sul fondo delle ciotole la luganega rosolata, sopra la panada bollente, sopra una spruzzata di pepe bianco.
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10 commenti:
Me gusta!
:D
A parte il fatto che ho letto "panda" ed ero un po' perplessa sul reperimento dell'ingrediente principale, questa la faccio sicuramente. Domani per esempio.
da queste parti la panada si serviva a chi aveva imbarazzo di stomaco o l'influenza. era la panacea, un piatto di panada e sei guarito. senza luganega pero' :D
PS: gran foto, come sempre.
...nei racconti quando c'era ben poco sulle tavole e men che meno la luganega...
sei incredibile! queste ricette "povere" di un passato poverissimo sono strepitose. è interessante conoscere questi piatti. complimenti, il tuo blog è come sempre raffinatissimo nella sua semplicità!
aiuola, ti si addice: semplice e raffinata :)
francesca, il panda mi fa drizzare i capelli! (frullato, inoltre).
pensavo che sembra besciamella, che la potrebbe sostituire.
PS: foto decente, per una volta tanto che non c'è luce di lampadina ;)
caty, c'è nei racconti della tua famiglia? io sono più a sud :)
mammadeglialieni, ben tornata in AAA! a proposito di cose semplici super raffinate, ho visto una torta di farina di ceci fatta in una teglia di bellezza massima!
ho gli occhi lucidi per la commozione...
caffarri: ;)
PS: buona.
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