lunedì 15 settembre 2008
GRECIA. ATENE. MUSEO ARCHEOLOGICO. KOUROS, OCCHI.
Ho spezzato un frammento di focaccia sottile,
ho scolato un orciolo di vino; il mio pranzo.
Ora faccio vibrare
mollemente la mia cetra d’amore,
canto la serenata alla ragazza.
Anacreonte.
Poesia Classica Greca, La biblioteca di Repubblica, Milano 2004.
Papavero mi segnala una traduzione "meridionale", presa dal web:
Mezza pizza ho mangiato, ma di vino
una bottiglia sana. Ho la chitarra
e ora canto qualcosa alla mia bella.
Foto di Nunchesto.
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1 commento:
un'altra traduzione decisamente più prosaica (presa dal web)(il traduttore è del sud, vedi la pizza!)
ANACREONTE
Mezza pizza ho mangiato, ma di vino
una bottiglia sana. Ho la chitarra
e ora canto qualcosa alla mia bella
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