Di Artemisia Comina.
Per quattro persone.
Procuratevi una faraona spennata e vuotata delle
interiora, e approfittate delle sperimentazioni che ho fatto su tale
animale seguendo i consigli di bardatura e fasciatura che vi darò.
La faraona va bardata: è animale di bel sapore, ma alquanto secco. Quindi, tanto per cominciare fate ammorbidire una noce di burro a pomata, e mescolatelo intimamente con una cucchiaiata di aghi di rosmarino molto finemente tritati e un paio di cucchiaini di sale.
Procuratevi un foglio di alluminio rettangolare che possa avvolgere la
faraona. Spalmate una parte del burro sulla sua fascia centrale,
appoggiatevi la faraona. Spalmate il resto del burro sul petto e i
fianchi. Perché iniziare con il burro sulla carta? Vi facilita
l’imburrare le terga del pennuto.
Adesso allestite la farcia di fichi: affettate non troppo finemente tre cipolle rosse e mettetele in una padella con un po’ di olio d’oliva e.v., sale e pepe nero macinato al momento, e fatele appassire e trasparire aggiungendo dopo poco che sono sul fuoco un bicchierino di marsala secco; tagliate testa e coda a 400g di fichi
freschi, lasciando il resto della buccia, buttateli tra le cipolle,
mescolate con garbo, fateli entrare in confidenza per un paio di minuti,
spegnete il fuoco.
Regolate sale e pepe.
Tagliate a dadini una fetta di pane casereccio. Mescolate i dadini alla farcia di fichi.
Infilate la farcia di fichi nel corpo della faraona senza preoccuparvi di cucire l’apertura.
Completate la bardatura con 50g di pancetta affumicata tagliata
molto sottile, che appoggerete sul corpo della faraona senza
preoccuparvi delle terga; vedrete come aderirà bene senza crearvi
problemi.
Adesso finite la preparazione per la cottura avvolgendo strettamente la
faraona con vari fogli di alluminio, finché la bestia non sarà una
magnifica mummia ben serrata nelle sue metalliche bende.
Mettetela in forno a 160°, già caldo, per un’ora; dopo un’ora tiratela
fuori dal forno e aprite l’involto di alluminio, facendola dorare per
un’altra mezz’ora a una temperatura aumentata, 200°. Controllate il
bisogno di liquidi, aggiungendo di tanto in tanto un sorso di marsala secco.
Al momento di servire svolgetela dalle sue bende e recuperate i succhi
di cottura versandoceli sopra.
Armatevi di attrezzi affilati
(coltellacci, forbici trincianti) e andate in tavola sperando che
qualcuno la taglierà a pezzi per voi.
Fa parte del menu Intorno a una faraona farcita di fichi.
3 commenti:
Prelibatezza!!!
Cristina
bella!!!!
mi piace anche la nuova veste del tuo blog, ma... sono io che faccio fatica a capire o mancano i titoli???
:-)
grazie cristina, :)
erika, grazie anche a te: ci vedi benissimo (comunque meglio di me): mancavano i titoli!
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