venerdì 1 agosto 2008

TOSCANA. BAGNO VIGNONI. RIFLETTENDO SUL TOSAERBA.






















L’albergo ha magnifici prati rasati che si affacciano come una verde, ampia terrazza orlata di siepi curate sulla bellezza della Val d’Orcia.

Il nudo piede grato affonda in questo tappeto verde, morbido e sempre umido di solerti annaffiature, e cammina come passo di satrapo su lane persiane. Tuttavia.

Tuttavia l’occhio dice: ma non vedi che moncherini d’erba? C’è giusto qualche formica imperterrita, una smarrita farfalla presto in fuga. E le colorate cimici in perpetui amori? E le cavallette dagli occhi sbarrati e il salto rapido? E le libellule dall’isterico volo? E l’arricciarsi infinito delle ombrellifere che maturano e muoiono? E le spettinature ispide dei cardi, ricovero di mosche gialle e rosse, di neri coleotteri? E il placido bruco del macaone sotto quali intrichi di erbe potrà nascondere i suoi scintillanti verdi, i suoi vividi arancioni? E la città delle chiocciole dove troverà riparo, dove si aggrapperanno le pigre cornutelle circonvolute?

La quarta foto guardatela meglio: tra le foglie, al centro, un occhio giallo vi fissa. Un piccolo gatto grigio si dà alla fuga, si infila nei salvifici cespugli, ma quando è quasi in salvo non resiste: si gira, guarda, è curioso. L'emozione che fa girare il mondo.

Papavero:

gatto curioso
rifugge il giardiniere
acquattandosi!

1 commento:

papavero di campo ha detto...

gatto curioso
rifugge il giardiniere
acquattandosi!

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