Paul Nadar ( 8 Feb 1856 - 1 Sep 1939)
Madame Adrien Proust née Jeanne Weil (1849-1905)
5 Dec 1904. Da art.rmngp.fr
Cosa succedeva nelle cucine delle ricche case borghesi dell’inizio del secolo scorso? Come si consumava la guerra tra servitori e serviti?
Siamo in una cucina dell’alta borghesia della Parigi degli inizi del Novecento. La padrona di casa, moglie di assai eminente medico, alle cure e al decoro della casa puntigliosamente dedita, tutto controlla e tutto esige portato a perfetta perfezione. Félicie la cuoca regna in cucina, subendo le incursioni di Madame, che nelle sue ronde immerge il naso in ogni pentola. Ecco che un giorno Félicie ne teme una, di queste visite; c’è una bollente cocotte sul fuoco, dotata di una provvida presina sull’incandescente manico del coperchio.
Si sentono dei passi. E’ lei. Madame sta per arrivare. Félicie fa l’occhiolino a Nicolas, il cameriere, e toglie la presina.. Sottinteso: Madame si brucerà.
Madame arriva. E con somma intelligente controperfidia chiede a Félicie di scoprire lei la pentola. Nicolas racconterà l’evento anni dopo a Céleste, la cuoca che succederà a Félicie nella casa per servirne il figlio, quando Madame oramai non c’è più.
Céleste è Céleste Albaret, che lascia una rapita, estasiata memoria del suo servizio presso quello spaccamaroni che fu il per altro pregiatissimo Marcel, il figlio di Madame. E si vendica senza parere dell’obbligo di sacralizzare la famiglia raccontando l’aneddoto sulla di lui mammà. Tale evento appare come un baluginante spiritello maligno e imprevisto entro un racconto dove essere stata servitrice più che devota del capricciosissimo sommo scrittore sembra essere stato per Céleste inestimabile dono del cielo.
Monsieur Proust, Céleste Albaret, Robert Laffont, Paris 1973.
Successivamente a questa prima edizione francese ne sono uscite varie altre, anche in italiano. Per esempio, una nel 2004 presso Se.
Jacques-Emile Blanche (French, 1861 - 1942). Da elle-belle10.livejournal.com
Retrato a lápiz por Jacques-Émile Blanche (Les Frémonts, Trouville, 1° de octubre de 1891).
Da pinterest
1 commento:
gustoso aneddoto, quello che scorre nel rapporto servo-padrone è impregnato di aspetti che esulano dall'appartenenza di ceto e classe, per dirla psicoanaliticamente è un gioco di potere che in quanto tale si instaura in ogni rapporto fra persone (regna,incallito e vitale, nella coppia ad esempio) ed è sempre scambio vicendevole di gioco di ruolo, perfidia e controperfidia, un qualcosa che ammorba la relazione o almeno un flusso e scambio corretti, la tristezza se ci pensa è che queste strategie collusive servono proprio a restare in piedi o avvinti o legati per ragioni primarie di sopravvivenza (più che di esistenza)
scusa l'ingrediente della pesantezza di discorso ma è che mi interessano certi argomenti e tu lanci dei bei "la".
e mi complimento per la tua ability di trattare cose serie con eleganza e ariosa leggerezza... e per le irresistibili, per me, suggestioni che diffondi, quando si dice la classe non è acqua !!
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