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Un altro castello, prima di congedarci dall’Austria. Ci si arriva inerpicandosi su per un bosco bagnato di pioggia. Anche questo prossimo a Innsbruck, come Ambras. Nel passato castello di caccia dell’imperatore Massimilano, poi dei Fugger. Tutt’oggi residenza privata; infatti a un certo punto vediamo il prence che torna da un giro sotto l’ombrello, infilando una porta che dal cortile lo condurrà a private stanze. Quelle esposte al pubblico sono assai ricche di storia e di arredi, tra un gotico e un rinascimento che intagliano perfettamente legni e ne ricoprono tutte le superfici.
C’è poi una conclusione ottocentesca con deliri venatori che portano a scolpire prede e cacciatori a grandezza naturale – il prence di allora con il suo guardiacaccia - e circondarne una stanza, e un incontro con una zuppiera della quale ho la sorella nella mia collezione, con cui scambiare amorosi sguardi.
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