mercoledì 12 settembre 2007

VENEZIA. ALTANE.
















L’altana non è un terrazzo. L’altana è un vassoio di assi di legno esposto a tutti i soli e a tutti i venti, poggiato sui tetti. E’ retta da pilastrini, forse con un fianco poggiato all’abbaino attraverso il quale, spesso battendo la testa e dopo essersi arrampicati all’interno della casa attraversando il sottotetto, si sbuca all’aperto.

L’altana è area, traforata; il pavimento è fatto di assi tra le quali passa luce e aria. Non andate sull’altana con il vostro anello preferito: andrà presto in canale, o in bocca a un gabbiano che passa.

L'altana non è fatta per le piante, scordatevele insieme agli ombrelloni, è fatta per il vento, la luce, il vuoto.

L’altana è un luogo extraterrestre e insieme un “locale” di servizio; poche se ne vedono sul Canal Grande, mai in cima alle monumentali facciate di importanti palazzi. Il biondo, il rosso veneziano dei capelli si otteneva esponendosi al sole sull’altana, le guance riparate da ampi cappelli senza cupola, dal cui foro uscivano i capelli offerti alla luce. L’altana serviva ad asciugare i panni. A guardare lontano.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono diventate così sfrontate, le altane, che, invidia a parte, comincio a detestarle.
sandra

artemisia comina ha detto...

sfrontate?

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