martedì 14 luglio 2020

Involtini di spatola a beccafico


Da Artemisia

Orto Botanico. Assistiamo a un dramma a lieto (per la vittima) fine. Forse lei, la gatta, senza vera fame, faceva boccuccia, forse lui (lei? la lucertola) si è ben finto morto, forse noi l'abbiamo turbata, la gatta, mentre indugiava su un intimo e privato colpo di grazia, forse lui (lei? la lucertola), volato via come un proiettile appena poggiato a terra, ce l'ha fatta. Aspettavamo che fiorisse la Bauhinia aculeata L., l'albero orchidea, Cina, India, Malaysia, oggi anche in Sud America, fiori-orchidea, foglie a forma di cuore, a farfalla, ma anche impronta di mucca, da cui Pata de vaca. Torniamo a omaggiare la Zelkova cinese, la sua corteccia ruvida, a squame tondeggianti che rivelano un arancione che va arrossendo. Dopo l'Orto domenicale, ci facciamo due involtini di pesce. Nelle mie esplorazioni ittiche, da reclusione perdurante e gastronomica, mi faccio portare un pesce bandiera, o spatola (un grande - può arrivare a nove chili e raggiungere 2 metri e dieci - pesce azzurro, lungo, a nastro, liscio, lucente, predatore). Me lo fo sfilettare, testa e lisca saranno futura zuppa, il resto lo divido in parti che saranno questo e quello, il pesce è grandetto, molte le ripongo, mi tengo i filetti per quattro involtini a beccafico (lo stretto di Messina pullula di spatole, in Sicilia ne apprezzano assai le delicate carni). Buoni buonissimi.

Fatevi sfilettare la spatola: avrete dei lunghi nastri di bianca polpa con una lucente pelle argentea, che dovete specificare che va lasciata.

Tagliare 4 "rettangoli" di circa 5cm per 10 cm.

In un padellino antiaderente tostare leggermente del pangrattato (4 cucchiai) e dei pinoli (mezzo cucchiaio).

Fare un trito di aglio (un quarto di spicchio) e prezzemolo.

Unire pangrattato, pinoli, trito di aglio e prezzemolo, uvetta (mezzo cucchiaio, di Corinto potendo), un cucchiaio con un mix di pecorino e parmigiano (caciocavallo, potendo) grattugiati, la buccia grattugiata di mezzo limone, sale e pepe nero di mulinello.

Mescolare la farcia con poco olio d’oliva e.v., che si inumidisca.

In un piattino versare pangrattato con poco sale.

Mettere le fette su un tagliere, il lato con la pelle su, l’altro poggiato sul tagliere.

Mettervi un par di cucchiaini di farcia e arrotolare.

Passare gli involtini nel pangrattato.

Infilzarli con uno spiedino, alternando involtini di spatola, fette di limone, foglie di alloro.

Ho tagliato lo spiedino di legno, perchè due involtini (siamo morigerati) entrassero in un tegamino individuale di porcellana da forno.

Spolverarvi ancora un pizzico di pangrattato.

Versarvi su un filo d'olio d'oliva.

Bagnarli con il succo di mezzo limone.

Forno a180° per 20’, se necessario usando il grill gli ultimi 5'.

 











 

3 commenti:

Isolina surci marvelli ha detto...

Interessanti involtini e interessante il gatto!

artemisia comina ha detto...

gli involtini li consiglio vivamente.

Chiara ha detto...

molto interessante il fatto che la pelle resti dentro, da fare...Grazie !

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