domenica 6 gennaio 2013

Presepe veneziano


Sono saltati giù dalla scatola sviluppandosi dalla carta velina in tutta fretta per approdare a piè pari su un vassoio lucidato alla bisogna; vedere il loro doppio, questo stare da anatre su un lago non mi dispiacque. Anno dopo anno si fanno conoscere meglio: mucca e asino star, non c'è dubbio; la guardiana di oche maliziosa e danzante con il seguito di anatre cinesi; mamma e papà molto mediorientali; i due musici  veterani e instancabili, del presepe dell'infanzia, piccoli fauni; l'offerente modesta e paziente; il pastore rosso di capelli, anticipatore di Cristo; la bella coppia, lui ancora del tutto pagano, un dioscuro, lei parigina; la fanciullina che tira la carretta, così piccola da chiedere l'orizzonte, lo sfondo: solitaria, ma con un vestito viola e rosso magnifico; uno recente, che viene da Piazza Navona, dietro il cappello vezzoso ha l'aria biliosa, da vecchio prepotente; e poi c'è Gaetano, con le sue palle d'oro, l'aria innocente, che pure viene da piazza Navona, ma il Nunche lo conosceva già, da quando era bambino.

I medesimi l'anno scorso, sotto un fiammeggiante cielo. Questo invece è il presepe romano di quest'anno.















Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...