mercoledì 26 dicembre 2012

Dicembre. La cena della Vigilia


Dicembre 2012. La cena della Vigilia. Si attende; attende anche il capriolo di Amsterdam, incaricato del gioco della neve nella sua piccola teca; si attende al buio del giorno che declina, la tavola apparecchiata con rossi, ori e candele pronte al fuoco, la sorniona gatta Alice tenuta a bada che non ci salti su, il presepe pronto a entrare in scena. Qui nessuno ha fatto nulla - quasi nulla - tranne l'allestimento del teatro, l'avvio di un paio di piatti, il mettere in fresco due bottiglie di Champagne Pierre Peters per tre e un dolce, il cosidetto da ora in poi Cuore di Natale, un cuore valigia con frolla al cioccolato e farcia di pere al vino rosso speziato. Si attende la cuoca delle Penne con bottarga di muggine, parmigiano e limone (chi se le ricordava più, sono ottime); è Pomaurea; verso le nove si dubita e si palpita e si pensa a un piatto di spaghetti aglio e olio, ma il campanello suona e quella arriva tra folate di freddo con i suoi pacchi; si va in cucina, si avvia il condimento delle penne, si inizia con i primi bicchieri, si mangia un Crostino con del Selle sur Cher, si cercano ciotole per mettere fettine di Salmone affumicato selvaggio e Acciughe marinate, si allestisce il Soufflé di patate con yogurt e spezie Roellinger, si scottano gli Hamburger di salmone con cipollina fresca e salsa d'ostriche. Lo Champagne è tal Pierre Peters, apprezzato, che farà girare le teste. Come tutto è facile, come tutto è buono: non è necessario, a meno di non volersi divertire a cucinare, passare tre giorni in cucina. Se poi si convince l'ospite a portare tutto, allora è fatta.
Ognuno fa vedere i suoi doni, le decorazioni sono in alto sulle nostre teste in foggia di angeli e paradiso mentre va musica natalizia jazz, c'è un alberello vivo con lumini rossi che soffoca di caldo e sogna di essere rimesso fuori, il presepe lavora per il suo momento di gloria alla luce preziosa delle pericolose candele. Due presepi li ho già mostrati, un terzo molto essenziale con il mio Bambino preferito, sottile come un'ostia, di lamina dorata, consiste di Lui appeso e di una Mucca sacra di grande bellezza tornata con noi da Cochin, ornata di un braccialetto a sonagli di Hong Kong capitato qui per caso, ma molto a fagiolo. I nuovi bicchieri praghesi fanno opportuna mostra di sé come pure i due re magi in attesa del terzo. Auguri ancora, che fanno bene.

Crostino con del Selle sur Cher

Salmone affumicato selvaggio e Acciughe marinate

Penne con bottarga di muggine, parmigiano, limone

Soufflé di patate con yogurt e spezie Roellinger

Hamburger di salmone con cipollina fresca e salsa d'ostriche

Cuore di Natale



















































6 commenti:

Giulia Pignatelli ha detto...

Mi piace questo menù, senza inutili esagerazioni :)Bello l'arredamento, ci vivrei

artemisia comina ha detto...

abbiamo previsto ciò che eravamo in grado di mangiare senza sentirci sopraffatti:))

ps: be', almeno puoi venirci a trovare :D

la belle auberge ha detto...

Meravigliosa casa
meravigliosa amica
il cibo e le bevande
scelti con la consueta eleganza e armonia
ma quel che conta
e' l'atmosfera

Buone feste, cari amici

eugenia e mario


artemisia comina ha detto...

grazie carissimi, anche a voi.

Anonimo ha detto...

Bellissimi addobbi natalizi e piatti di sicuro squisiti!
Buona giornata e ancora auguri...

artemisia comina ha detto...

Auguri Angelica!

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