Di Artemisia Comina
Lophius piscatorius, conosciuta principalmente come rana pescatrice o anche coda di rospo. E' detta anche giannello, budegasso, diavolo de mar, giudio, piscatrice, magu, piscatrixi, budeghi, borbò, martino, rospo lamina. Abita i fondali profondi fino a -1000 metri. E' un pesce delle buie profondità, con la testa massiccia ricoperta di creste e spine dalla bocca enorme e rivolta verso l’alto, piena di denti acuti. Il primo raggio della pinna dorsale è lunghissimo, flessibile, dotato in punta di una escrescenza resa luminosa dai batteri e utilizzata per cacciare, come fosse un'esca sulla punta di una canna. Questa ricetta "alla diavola" fu fatta molti anni fa; poi, mentre pian piano l'Italia usciva dalla chiusura coronavirus (noi assai prudenti), fu rifatta, trovata assi buona, mangiata sul terrazzo dove erano appena arrivate due gigantesche ortensie che ci guardavano di sottecchi (come al solito, loro temevano noi e noi loro, fremendo da queste parti un certo pollice nero) ma che per l'intanto ci donavano, sotto il lusco e brusco del sole ancora benevolo di giugno del 2020, che sfarfalleggiava di macchie luminose sotto l'incannucciata, un'aria di giardino magnifico.
Un rana pescatrice da un chilo circa, qualcosa di più (tolta la testa e la punta della coda; mezza testa e la punta della coda diverranno una Zuppetta di coda di rospo) va aperta con un taglio longitudinale e diliscata (ha un'unica "lisca" centrale assai facile da togliere, che con l'altra mezza testa divenne un Sugo con la rana pescatrice).
Poi la si acconcia come si fa per il pollo alla diavola, ovvero la si apre e la si distende.
Quindi la si massaggia come un emiro nel bagno turco con un abbondante misto di pan grattato, prezzemolo triturato, pepe nero appena macinato, sale, capperi dissalati e triturati (si dimenticò di farlo, fu buona lo stesso) e olio d'oliva.
Infine, deposta in una teglia, si mette in forno già caldo a 180° per 20/25'.
3 commenti:
mi piace quell'emiro massaggiao! E chissà come godeva la pescatrice, benchè rana
Mhhh... mi sa che il turco era più contento del suo bagno di quanto lo fosse il pesciotto di finire in forno;) comunque buono! felice giornata
grazie giulia
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