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Quando pensate una casa veneziana, aggiungeteci che spesso buttandosi dalla finestra si cade in canale, che le mura sono sottili, flessibili, storte e fatte di legno e mattoncini, che i pavimenti sono ondulati come un tappeto poggiato sulla sabbia, che ci sono tegole sulla testa e finestre orlate di pietra bianca, che si salgono ripide scale senza ascensore, che la notte cala come un mantello molto buio appena trapunto di piccole luci, che si odono i rumori dei passi salire dalle calli.
Qui siamo da Cucurbita e Daino, troviamo una chitarra, un demone beneaugurante, un pugnale per uccidere uno gnomo, un lampadario che se venisse acceso darebbe fuoco alla casa e un barattolo di una meravigliosa mostarda di pere che ha preso vita tra la cucina e lo studio di Cucurbita dove lietamente si dipinge.
2 commenti:
la vorrei anch'io una casa veneziana
et chi no?
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