venerdì 6 maggio 2011

VERONA. MADONNA VERONA.









Un altro mirabile accrocco (pensate al San Todaro veneziano). Come sapeva farne il glorioso XIV secolo italiano. Corpo di satua romana, forse del IV secolo, testa e braccia contemporanee di Cansignorio, il committente scaligero (quindi se ne interroghiamo lo sguardo, sappiamo che vide gli scaligeri, e che è parente delle loro arche e dei loro sorrisetti) vasca dalle terme romane, di marmo rosso di Verona, fusto con teste di re mitici pure cansignorili.

Sul cartiglio (tradotto dal latino): è citta che dispensa giustizia e ama la lode.

Ci giro intorno, mi affascina ancora una volta, marcatamente portando con sè tutta quella commistione e quel travaglio, ma anche quell'integrare e riprendere e riconoscere, e poi per tutto quello zampillare vivo e scorrere di acque, che sulla vasca scivolano con effetto Carlo Scarpa.

2 commenti:

Mammazan ha detto...

Adoro Verona e ho la fortuna di andarvi di tanto in tanto anche perchè la mia consuocera vi abita...
Ogni volta è veramente una festa girare per le strade di questa deliziosa città veramente a misura d'uomo!!
Un bacione e complimenti per le belle foto allegate!

artemisia comina ha detto...

sempre bella, sì.

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