martedì 8 marzo 2011

COPENHAGEN. ROSENBORG SLOT. VINI E GIOIELLI DELLA CORONA


A Rosenborg Slot si conserva, in cantina e insieme a centenari vini, anch'essi serbati da numerose serrature e che si garantisce bastevoli per i prossimi trecento anni, il tesoro della corona (corone appunto e varie spille, collane, coppe ecc.). Una vetrina era vuota. "Oggi questi se li e' messi" ha detto l'orgoglioso custode, omone di bella stazza e di aspetto rude ma sensibile alle regine, alludendo a Margherita.


Alle corone e ai vini aggiungo soldatini; sì, soldatini tutti lucenti d'oro schierati in vetrina, un battaglione. Ancora una volta si rivela che ogni tesoro è un giocattolo, una moltiplicazione, un diluvio, una rovina di giocattoli.


Tra le corone la bella è la più antica, ove la fantasia prevale sull'oro e i racemi ricchi di elfi e draghi si infittiscono e si intrecciano come una foresta magica che nel suo intrico resta invisibile pur avendola sotto gli occhi.

Soldatini d'oro, corone, collane, vini, e oggetti d'avorio lavorati al tornio. In molte corti europee si trovano questi oggetti singolari, torri complicatissime provviste di interni inaccessibili, calici da cui nessuno mai potrà bere, geometrie dagli infiniti punti di vista. Pare si ritenesse che la mente dei regali, sottoposta al ritmo del tornio, migliorasse, e sviluppasse la capacità di immaginare il molteplice, l'interconnesso; così molti ci lavorarono personalmente, anche principesse e regine, curiosamente ammesse a tali sviluppi della mente, forse perché vincolati alla virtù della pazienza.

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