sabato 8 gennaio 2011

PRAGA. L'OROLOGIO.



Meta turistica per eccellenza. Un orologio con certe complicazioni nella misurazione del tempo che si apprezzavano più una volta che adesso, ma reso seducente dalla sua bellezza e dal piccolo teatro recitato ogni ora, con i dodici apostoli, il gallo che canta, le figure mobili vagamente esortanti a tenere a mente vizi e virtù e il tempo che passa: la morte con la clessidra, il mercante con la borsa (era ebreo, poi dopo l'ultima guerra si è pensato che era meglio lasciar perdere), lo specchio della vanità, il turco lussurioso (qui la correzione avverrà dopo la prossima guerra, ancora non ci si pensa). Questa volta sopraffatto dal mercatino di Natale che occupava la piazza.

Tra un ammodernamento e una guerra, un incendio e un rifacimento anche per lui sono passati i secoli. Se la parte più antica è del 1410, le figure degli apostoli che riscuotono tanto successo sono del XIX secolo.

Foto di Nunchesto.

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