mercoledì 4 marzo 2009

Tobia e Raffaele. Giovanni Santi




Un bel dipinto di un bravo artista afflitto dal figlio mitico, Raffaello. Un vero e proprio invito al viaggio. Che è insieme ascensione e uscita da un anfratto ombrosamente roccioso, per affrontare l’orizzonte aperto e luminoso di cui si intravede uno spicchio. Si contrappongono l’incombenza e attrazione del chiuso e l’insinuarsi di uno spazio senza confini apparenti. Qui l’angelo sovrasta il ragazzetto, che rappresenta una sorta di ancora informe, di senza volto, dotato però di ottime gambe che gli permetteranno, si spera, il viaggio iniziatico alla fine del quale si meriterà un’identità. Dal chiuso all’aperto, e dalla dipendenza nei confronti di un’autorità seducente alla simmetria, quando i piedi saranno allo stesso livello e si sarà compagni di avventure. Il pesce è una sorta di pendolo che ancora il quadro al suo baricentro. Il cane, opportunamente fuori scena, forse si sta ancora attardando sulle rive del fiume in cui è stato pesce il pesce miracoloso, correndo su e giù lungo la sponda.

Il dipinto è a Urbino, Galleria Nazionale delle Marche.

Da wikipedia.

Gli altri Tobia e Raffele di AAA, il ragazzo e l'angelo che vanno alla ricerca del pesce miracoloso che guarirà il padre di Tobia dalla cecità, qui.

2 commenti:

papavero di campo ha detto...

sto pensando che il pesce è cifra stilistica, non sta lì puramente decorativo, sottende altro, altro con vari significati

è uno dei simboli cristologici per eccellenza, nel suo termine greco IKTUS (che oggi significa ahinoi ben altro!) è un acrostico per Ièsus Khristos Thèos Huios Sotèr(Gesù Cristo, Figlio del Dio Salvatore)
siccome il pesce vive nell'acqua, l'acqua è simbolo di vita (anche spirituale: il battesimo)
se nell'antichità classica era una citazione decorativa, dal paleocristiano in poi ha assunto valore allegorico, segno prettamente vitale e rimando a tutti quegli agganci del ciclo vita, vita/morte, vita/risveglio,

per giona è un incubo, tutto quell'essere ingoiato (incorporato) di poi sputato (espulso) (mi fa pensare ad Abraham e alla klein!!)


ma il buon Tobia il suo pesce non se lo scorda mai, viatico (provvigione che però non viene consumata) e talismano, non si sa mai!

artemisia comina ha detto...

eh, sì; bisognerà dedicare un post a questo pesce.

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