giovedì 24 aprile 2008

VENEZIA. PICCIONE.




Ve lo aspettavate un piccione veneziano? Un post tutto per lui, su questo animale che sopravvive a decenni di accese dispute sul suo diritto a invadere Piazza San Marco? Eccolo qui. L'occhio esperto avrà già riconosciuto tra il lusco e il brusco dello sfondo i marmi della piazzetta dei leoncini, il bordo del pozzo.

A Venezia l'occhio, il piede cadono senza scampo sui piccioni, sul loro imbarazzante antropomorfismo, sul loro cammminare a passetti brevi e frettolosi molto più che volare, sull'intralciarvi il passo come tutti i turisti. Brutti come i turisti, tale e quale, acciaccati come loro, malvestiti come loro, come noi, le penne alla bell'e meglio, le scarpe che fanno male.

Di questo mi piace il gonfìo delle penne e la testa che scatta a beccare qualcosa nel profondo della gola.

Foto di Nunchesto.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Artemisia, grazie del suggerimento sul libro di Ginzburg dedicato alle "streghe". Non lo conoscevo e andrò a procuramelo perchè mi interessa molto!
Bel blog, questo, mi piace gironzolare da queste parti.
Ciao!

artemisia comina ha detto...

Se non lo conosci è con vero piacere che ti segnalo Storia Notturna, perché è davvero interessante sia per la ricchezza di suggestioni e angolazioni con cui viene trattato l'argomento, fino ad affacciarsi su un passato che fa venire le vertigini, che per il metodo storico fondato su una procedura indiziaria, come quella di un poliziesco la cui ricerca attraversa secoli e culture.

PS: ho commentato un post sul blog di Verbavolant in cui si parlava di streghe consigliando Storia Notturna; più in generale, posso dirvi che ho in serbo qualche piccola storia di streghe e cucina :)

Anonimo ha detto...

Complimenti per questo bellissimo blog!

artemisia comina ha detto...

grazie, vera :)

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