lunedì 3 dicembre 2007

Dicembre. Campagna. Camino.



Mentuccia.

Valle di Comino. Dicembre. La grande casa si tiene stretta i suoi geli, differenti stanza per stanza, dove più aspri, dove più taglienti, dove appena più cedevoli all'esigenza dell'umano soravvivere, ma la stanza che dà sulla valle si concede, come una volta, al fuoco del camino. Ricordo la voce della radio, tanti e tanti anni fa, che sembrava - come era - venire da così lontano, da un altro mondo - come in fondo non era. Proprio un altro, come pareva altro mondo tutto ciò che non era la casa sulla Valle. Nel ricordo anche la radio, piccola, rotonda, di legno, riluce come una lanterna nella stanza di sera sempre in penombra, bucata appena dalle luci della lampada sopra la poltrona e del camino; stanza poi all'improvviso accesa di luce gialla che si riversava dapertutto solo nel momento in cui si apparecchiava per andare a cena, e allora il lampadario anni Trenta iniziava il suo lavoro.

Siamo qui in due, coraggiosi nel freddo, consolati dal camino che ci parla in un discorso con alti e bassi, che finchè dura incanta - sempre un orecchio almeno lo segue - e che finisce nel mormorio della brace e della cenere.

Lazio. Val di Comino. Dicembre 2007. Fuoco, nebbia, casa


















1 commento:

la belle auberge ha detto...

Che allegria il caminetto acceso e che bei ciocchi!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...