lunedì 17 dicembre 2007
Dicembre 2007. A cena da Nepitella
Dicembre 2007. A cena da Nepitella. Nepitella cucina con disinvoltura, senza apparenti impegno e fatica, buoni piatti che fanno la felicità di chi li mangia. Al tempo stesso, alligna in lei una sperimentatrice divertita che poiché sta azzardando qualcosa, si aspetta che gli sformati non escano dallo stampo ma ne fluiscano in forma liquida, gli zuccheri non caramellino ma carbonizzino fiammeggiando, i lieviti non crescano ma esplodano. Così si aggira in cucina veloce, efficiente e sicura di sé, ma al tempo stesso le sbrilluccica negli occhi uno sguardo bricconcello che attende un disastro, un’apparizione, una metamorfosi. E’ evidente che le piace cucinare per questo sottofondo di attese di eventi imprevedibili.
Ho avuto il piacere di partecipare all'allestimento della cena godendo della cucina, grande che a Roma ce l'ha solo il papa, illuminata da una cappa rossa tra le più belle mai viste, tutta calda mentre cadeva un nevischio che la faceva quanto mai apprezzare, con vista di gatti abitanti in giardino.
In casa c’è molta simpatica pargoleria tra cui una nuovissima, dal principesco nome di Eleonora, che arriverà a gennaio; la mozzarella avanzata dalle crocchette ha trovato subito che fine fare, e in cucina sono stati allestiti due posti che in ogni particolare dicevano di essere riservati ad età infinitamente più giovani di quella di coloro per cui si apprestava la tavola in soggiorno.
Quanto a quest’ultima, ci sono ricordi napoletani nei piatti, ma anche un’atmosfera di benessere leccese e di godimento della nuova città, che ha accolto garbatamente la coppia campana.
Siamo amici e colleghi; anche uno svizzero tremante in questa Lecce gelida, arrivato qui con la solita idea del sole. Si rifà con due rossi, del Salice Salentino Cantina due Palme e del Calcara Tenuta Monacelli, entrambi, mi pare, 2002. Nepitella ci dà Babaganoush di melanzane e Guacamole con Pane di Altamura, un’Insalata di rinforzo – qui si torna a Napoli - un Risotto ai carciofi con lardo, un Roast beef “toscano”, delle Crocchette di patate – molto napoletane, specifica Nepitella – una quasi Sacher, delle Arance caramellate con i pistacchi.
Babaganoush di melanzane
Guacamole
Pane di Altamura
Insalata di rinforzo
Risotto ai carciofi con lardo
Roast beef
Crocchette di patate
Sacher
Arance caramellate con i pistacchi
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1 commento:
Ma quanto erano piccoli Carlo e Giò!!!
Ed Eleonora mi sa che non avesse ancora fatto capolino :)
Ciao, Nepitella, salutami Sergio e I bimbi!
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